Ad Astra: Campari, Heineken e Lavazza uniti per insegnare il lavoro ai ragazzi con fragilità personale
Presentata alla Campari Academy la seconda edizione di Ad Astra, progetto formativo rivolto ai giovani in difficoltà

Si chiama Ad Astra ed è il programma ideato e sostenuto da Fondazione Comunità Milano insieme a Campari Group, Heineken e Lavazza Group in questa occasione uniti per insegnare il lavoro ai ragazzi con fragilità personale ed economica.

Rivolto ai ragazzi con età tra 18 e 27 anni residenti nella città metropolitana di Milano quest’anno Ad Astra (dal latino “verso le stelle”) è alla sua seconda edizione, presentata oggi, 26 maggio, presso la Campari Academy a Sesto San Giovanni, e si avvale del Patrocinio di Regione Lombardia e di Comune di Milano. Dopo una prima avviata nel 2019 che ha ovviamente patito della crisi pandemica, sono stati diciannove i ragazzi che hanno intrapreso un percorso un percorso lungo 12 mesi. Dei 19 ragazzi 74% sono maschi, il 26% femmine; la maggioranza dei partecipanti è italiana (74%), oltre un terzo vive in comunità alloggio (37%), più della metà di loro ha interrotto gli studi dopo la licenza media (63%), mentre l’11% non ha un titolo di studio riconosciuto.

Il percorso: tra bar e caffetteria…

Due dei partecipanti alla seconda edizione di Ad Astra

In base alle attitudini emerse i ragazzi sono stati suddivisi in due gruppi. Uno che si è specializzato in bar e caffetteria, e uno che ha approfondito i temi della mixology. Due i momenti fondamentali del percorso. Innanzitutto la formazione di 40 ore bar-caffetteria che si è tenuta presso il Training Center di Lavazza Group a Torino. Qui ai ragazzi sono state trasmesse le tecniche essenziali per inserirsi nel mondo del lavoro come baristi, approfondendo gli aspetti relativi al caffè e alla sua preparazione, insieme ad un percorso legato al corretto utilizzo delle attrezzature. Teoria e pratica del bar sono stati trasmessi loro grazie ai tutor che hanno insegnato le tecniche professionali ma anche puntato a sviluppare creatività e intraprendenza.

… e bartender e mixology

Presso la Campari Academy e l’Università della Birra il corso di formazione di 100 ore per bartender e mixology ha puntato a sviluppare nei partecipanti capacità tecniche, teoriche e di interazione per entrare in maniera consapevole nel mondo del lavoro come veri professionisti. Anche in questo caso le lezioni hanno previsto una parte teorica di approfondimento su temi specifici e una parte pratica direttamente alle postazioni bar.

Durante la formazione all’Università della Birra è stato addirittura chiesto ai partecipanti di progettare il loro locale ideale così da immergersi in modo creativo e divertente nel settore, con obiettivi e metodologie ben definite.

Apprendimento professionalizzante

«Mai era capitato di vedere tre marchi importanti come Campari, Lavazza e Heineken uniti per un motivo così importante – ha detto Aldo Davoli, Global Public Affairs & Sustainability Sr Director Campari che ha proseguito – Campari Group sostiene da sempre l’educazione e la cultura, unite a una formazione professionale d’eccellenza: per questo, siamo felici di partecipare nuovamente alla seconda edizione di AdAstra, progetto che sin da subito abbiamo sostenuto attraverso la nostra Campari Academy. Un percorso di apprendimento professionalizzante pensato per un gruppo di giovani desiderosi di fare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Grazie alla collaborazione con alcuni partner di eccellenza, AdAstra si conferma un’esperienza di successo che vede il settore delle imprese private cooperare con il mondo del no-profit in una partnership virtuosa che genera un impatto positivo sulla società».

Investire nella formazione

«La nostra azienda – ha spiegato Marcello Arcangeli, Training Center Director Lavazza Group -, da più di 30 anni, investe nella formazione per far conoscere il caffè e le sue tecniche di preparazione, con la volontà di garantire la miglior esperienza di caffè in ogni sua forma e per offrire un momento di piacere con il prodotto perfetto in qualsiasi occasione della giornata. La conoscenza della nostra preziosa materia prima, unita al saper fare, è quindi al centro dell’attività del Training Center che, siamo felici, possa contribuire grazie ad una partnership di valore come questa del progetto “Ad Astra” a creare nuovi appassionati professionisti del caffè, riconoscendo alla formazione anche un ruolo sociale, uno strumento utile a favorire un processo di integrazione e inclusività. Fin dalla sua fondazione, Lavazza ha a cuore le persone e si prende cura delle comunità in cui opera, da quelle produttrici di caffè a quelle del territorio, realizzando progetti concreti e facendo rete con i più importanti attori e stakeholders del territorio”.

 

L’articolo Ad Astra: Campari, Heineken e Lavazza uniti per insegnare il lavoro ai ragazzi con fragilità personale è un contenuto originale di bargiornale.

A giugno il corso HoReCa Workshop per ideare e progettare locali di successo
Aperte le iscrizioni per il nuovo corso di Milano Business School dedicato a progettisti e imprenditori del fuoricasa, in programma a Milano dal 24 al 26 giugno

È in programma da venerdì 24 a domenica 26 giugno a Milano la nuova edizione del corso internazionale HoReCa Workshop – Architettura & Marketing Ideare, progettare e ristrutturare ristoranti, bar e locali di successo di Milano Business School. Un momento di alta formazione dedicato ad architetti, progettisti e imprenditori del fuori casa che desiderano approfondire i nuovi linguaggi della progettazione di bar, ristoranti e hotel e le nuove tendenze internazionali nel campo dei locali pubblici e del retail.

Il corso è incentrato sull’innovazione degli spazi commerciali destinati a ristorazione, ospitalità, entertainment e retail, settori in grande trasformazione dove l’architettura d’interni può trasformarsi in strumento concreto di marketing strategico per aumentare i ricavi e la redditività dei locali. A questo scopo il corso è concepito per avvicinare il mondo dell’architettura d’interni e il mondo del marketing e per fare interagire in modo efficace i protagonisti della progettazione e gli imprenditori del fuoricasa, per ideare, ristrutturare, arredare e realizzare locali pubblici di successo. Ai progettisti il corso fornisce nuove idee di business, soluzioni concrete e stimoli per l’evoluzione della loro professionalità. Agli imprenditori gli elementi strategici per comprendere meglio la complessità e l’importanza del progetto, dagli interni all’organizzazione degli spazi.

Il piano didattico

Il piano didattico di Horeca Workshop prevede un ciclo di lezioni in aula, della durata complessiva di 24 ore divise nelle tre giornate. Si tratta di lezioni di carattere critico e formativo nelle quali verranno illustrati i più attuali risultati di ricerca internazionale sui temi dell’architettura d’interni e del marketing, per fornire conoscenze che possano essere subito applicate.

Più nello specifico, vengono analizzati e affrontati aspetti che riguardano il rapporto con il committente e il mercato, gli aspetti della progettazione, dell’arredamento, dell’illuminazione, dei materiali, con approfondimenti sulla percezione visiva, la sostenibilità e l’utilizzo del colore, in sintonia con il posizionamento del locale.

Le lezioni sono curate e tenute da docenti esperti del settore, quali architetti, imprenditori e professionisti di esperienza internazionale e diretta nel mondo del fuoricasa. A loro si aggiungono rappresentanti di aziende partner del corso, che terranno brevi interventi incentrati sul rapporto tra prodotti, innovazione, mercato, e illustreranno alcune soluzioni concrete e funzionali per la progettazione.

I partecipanti potranno integrare il percorso formativo con una visita, accompagnata dai docenti, in alcuni bar, ristoranti e hotel di Milano per un’analisi diretta e critica delle trasformazioni in atto, delle esigenze del pubblico e delle potenzialità di un approccio diretto al rapporto strategico tra architettura e marketing (la visita si terrà il venerdì o il sabato dalle ore 18.30 alle ore 21.30, e il suo costo, 150 euro più Iva, non è compreso in quello del corso).

Al termine del corso i partecipanti riceveranno un attestato di frequenza di Milano Business School e la documentazione relativa alle lezioni.

Come partecipare

Il corso Horeca Workshop si svolge presso la Sala Duomo al 2° piano dell’Hotel de la Ville in via Hoepli 6 (a due passi da piazza Duomo) a Milano, da venerdì 24 a domenica 26 giugno dalle ore ore 18.30 alle 21.30. La partecipazione avrebbe un costo di 1.000 euro più Iva, ma grazie al contributo delle aziende partner sono ora disponibili riduzioni che permettono di iscriversi al costo di 500 euro sempre più Iva. Attenzione, però, perché la partecipazione è limitata a sole 25 persone.

Per iscriversi e ulteriori informazioni consultare il sito: www.horecaworkshop.it oppure inviare una mail a segreteria@horecaworkshop.it o telefonare al numero 3471435380.

L’articolo A giugno il corso HoReCa Workshop per ideare e progettare locali di successo è un contenuto originale di bargiornale.

Mapuche. Viaggio tra il Popolo della Terra. Ambiente, repressione, cultura e rEsistenza

da martedì 17 maggio a domenica 5 giugno 2022

Museo della Città (Sala dei pesci), via Tonini, 1 – Rimini centro storico

Mostra fotografica e conferenza nell’ambito di Interazioni 2022 al Museo della Città

Nell’ambito del festival interculturale Interazioni, promosso dall’ISUR (Istituto Scienze Uomo Rimini), è proposta una mostra fotografica dal titolo: Mapuche. Viaggio tra il Popolo della Terra. Ambiente, repressione, cultura e rEsistenza.
Le fotografie esposte evidenziano le richieste di riconoscimento del popolo Mapuche e le lotte contro l’eccessivo sfruttamento delle risorse nel loro territorio ancestrale. Mostrano inoltre l’amore e il rispetto per Madre Terra, un sacro legame che si rispecchia nella tutela dei luoghi sacri naturali mapuche da progetti impattanti e inquinanti a costo della loro vita. Autori della mostra sono Raul Marinelli e l’associazione  EcoMapuche.
Sabato 21 maggio alle ore 17:00 alla Sala degli Arazzi del Museo della Città, ha luogo l’incontro dal titolo R Esistenza Mapuche, dove si parla del popolo dei Mapuche, un’etnia di oltre 1.500.000 abitanti che vive tra il Cile e l’Argentina e che subisce continue violazioni di diritti umani nonché una doppia esclusione: civile e culturale.
Intervengono: Valentina Fabbri Valenzuela, Associazione EcoMapuche; Ruth Cayul Melillán, relatrice Mapuche. Introduce e modera: Rita Bambini, ISUR Rimini.
Al termine degli interventi le relatrici guidano la visita alla mostra fotografica.

Orario: 
dal martedì al venerdì: 9.30-13; 16-19
sabato e domenica: 10-19

Ingresso: 
libero
Paolo Uberti, coinvolgere i giovani è fondamentale
Interesse e grande partecipazione di giovani alla finale della Trismoka Challenge 2022: un’iniziativa che si auspica possa “contagiare” il settore

Tanti giovani studenti interessati ed entusiasti (finalmente si è tornati in presenza) hanno seguito e fatto il tifo durante la finale della Trismoka Challenge 2022, che, all’interno dell’Auditorium Giorgio Gaber di Castel Mella (BS), ha visto gareggiare in pedana i quattro finalisti: Giulia Cominardi dell’Istituto Serafino Riva di Sarnico (BG), Samuele Broglia e Mauro Aranci del C.F.P. Galdus di Milano, Fabian Lusha, fondazione Ikaros di Calcio (BS).

Ha vinto un sorridente e spigliato Mauro Aranci, che ha presentato un drink con una base realizzata con rum bianco, bitter al cioccolato e liquore alla nocciola Giffard in cui sono state lasciate in infusione un paio di brioche; quindi sciroppo di zucchero, Frangelico e 4 espressi ristretti. Il drink è stato sormontato da una spuma realizzata con Frangelico e sucrestere. Fabian Lusha ha ricevuto il premio della Centrale del Latte di Brescia per il migliore cappuccino; infine Chiara Cugini ha meritato il titolo di Coffee Digital Ambassador. Tra una competizione e l’altra, dimostrazioni di latte art che hanno coinvolto numerosi giovani, condotte da Daniele Carvalho Ricci, tre volte vincitore della competizione e campione italiano Baristi Sca 2020, e Federico Pinna.

L’appello comune rivolto a studenti e insegnanti è stato a credere in una professione che può dare grandi soddisfazioni, con una buona formazione di base e una sana voglia di crescere e di formarsi che sono alla base dell’affermazione e del successo professionale nel settore. Nel suo saluto, Paolo Uberti, amministratore delegato di Trismoka, ha ricordato il padre, mancato dieci anni fa, al quale è  intitolato il premio e a cui si deve l’avvio della competizione: «nel 2003, dopo la prima edizione del campionato baristi di quella che allora era Scae (oggi Sca – Specialty Coffee Association, ndr), Roberto Pregel di Brasilia ci spronò a puntare sulla formazione, sottolineando la sua importanza per un miglioramento globale del settore negli anni a venire. Abbiamo subito coinvolto numerosi nostri clienti offrendo corsi gratuiti: ero emozionato. Avrei potuto riscontrare la contrarietà di chi operava da più anni, invece con il nostro entusiasmo abbiamo coinvolto i partecipanti e non ci siamo più fermati. Ci siamo poi rivolti alle scuole alberghiere organizzando il talent show per i migliori baristi di domani. Non era il nostro obiettivo individuare il migliore barista del mondo, ma uno l’abbiamo avuto con Davide Berti nell’Ibrik, e più di un campione si è piazzato ai primi posti nelle competizioni di Sca. Il nostro focus era e rimane  la diffusione della cultura del buon espresso».

Negli anni ha preso il via un percorso formativo interno all’azienda, e da 15 anni il centro formativo si trova all’ingresso della torrefazione. In molti istituti il mondo del caffè vive una realtà ancorata al passato oppure è sottovalutato; di qui l’appello ad “adottare” uno o più istituti da parte delle diverse realtà produttive presenti in Italia: «un’attività deve creare ricchezza – riprende Uberti -: una parte di questa si può donare ai giovani e giovanissimi per migliorare la formazione: un patrimonio che un domani le stesse persone restituiranno lavorando bene e facendo cultura in un settore che ne ha decisamente bisogno».

Un ultimo appello è rivolto a Sca, affinché, nuovamente, si rivolga ai giovani e li coinvolga in un cammino di crescita: «troppo spesso vedo l’attenzione concentrata sull’effetto dell’essere campioni: certo, sono un riferimento, ma c’è bisogno di tornare a parlare in italiano durante le gare per farle comprendere a pieno e richiamare l’attenzione di chi sta facendo un percorso di qualità o lo vuole intraprendere. Se avvicinarsi è troppo difficile, se si creano barriere o l’obiettivo si prospetta inarrivabile, probabilmente molte persone non proveranno a farsi avanti. Sono fatto per abbattere i muri, non per crearli: dobbiamo tornare a parlare a tutti; il mio appello è a collaborare, ad aiutarsi per permettere al settore di crescere attraverso l’inclusione, e di farlo bene».

L’articolo Paolo Uberti, coinvolgere i giovani è fondamentale è un contenuto originale di bargiornale.

Rama Redzepi vince il regionale Aibes Friuli-Venezia Giulia
Rama Redzepi vince il concorso regionale Aibes per il Friuli-Venezia Giulia e si prepara alle finali nazionali

Rama Redzepi, bar manager del Grand Hotel Fasano & Villa Principe, ha vinto per il secondo anno consecutivo il concorso regionale Aibes (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) per il Friuli-Venezia Giulia. Redzepi ora si prepara a contendersi il titolo nazionale di “Bartender dell’anno”, evento che si terrà entro il 2022.

«Sono molto felice del risultato, perché rappresenta un riconoscimento per il mio lavoro e il mio impegno, ma anche un passo in avanti verso obiettivi sempre più importanti», ha detto Redzepi dopo la vittoria ottenuta martedì 17 maggio presso l’Hotel Belvedere di Tricesimo (Udine).

Dopo aver superato la prima prova, che prevedeva la preparazione di cinque drink in sette minuti utilizzando i prodotti degli sponsor Aibes, Rama è giunto alla fase finale della competizione presentando il suo after dinner Bootlegger, presente anche nella carta del Gin Lounge al Grand Hotel Fasano & Villa Principe. «Ho chiamato così questo cocktail perché si ispira ai contrabbandieri americani del tempo del proibizionismo che nascondevano le bottiglie negli stivali – spiega Rama -. Proprio per questo la scelta di servizio del cocktail è molto originale. Al cliente viene portato un libro chiamato Good Book, all’interno del quale in una pagina intagliata si trova una fiaschetta. Infine, sopra al libro viene appoggiata una coppa fantasy. L’ospite deve trovare il drink all’interno del libro, per poi versarselo nel bicchiere. Analogamente ai contrabbandieri che nascondevano il vino negli stivali, anche il drink viene nascosto nel libro!».

La ricetta di Redzepi
Ingredienti per 1 persona
– 3 cl Vermouth rosso di Torino Cinzano 1757
– 3 cl bourbon whiskey Wild Turkey
– 1,5 cl Frangelico
– 0,5 bitter cardamomo
Versare in un bicchiere tutti gli ingredienti. Miscelarli con la tecnica stir and strain. Versare
il cocktail all’interno di una coppa fantasy.

L’articolo Rama Redzepi vince il regionale Aibes Friuli-Venezia Giulia è un contenuto originale di bargiornale.