Carlo Sutto è il l’Artista del Panino 2021
Gli esiti della finale dell’Artista del Panino 2021 tenutasi a Milano il 17 maggio 2022

L’artista del Panino 2021 è Carlo Sutto del The Bocs Food&Drink di San Michele al Tagliamento è l’Artista del panino 2021. Questo l’esito della finalissima del concorso organizzato da Vandemoortele e Bargiornale e tenutasi a Milano oggi, 17 maggio 2022. Con Sutto altri sette finalisti per questa che è stata la sesta edizione del concorso. Eccoli: al secondo posto Daniele Barra  dell’Excalibur bar pub di Revello (Cn) con la ricetta Il Punto Rosa Fumé, e poi Smone Arieta di Marcellino di Milano con la ricetta La coppa di Nerano, Andrea Cavoli del Chiosco Panino dai Cavoli di Gangi (Pa) con la ricetta Mornella, Tommaso Della Motta del graDella di Rimini, con la ricetta Anguilla Libre Fany Faccio del Green Door, di Jerago con Orago, con la ricetta Total Green e Simona Vinci del Bridge Pub di Reggio Calabria, con Pump It.

Le ricette finaliste

Altissimo il livello delle otto preparazioni presentate alla giuria composta da Max Mariola, cuoco, conduttore, scrittore e consulente, Mattia Poggi, formatosi alla scuola Alma e oggi noto volto televisivo, e Roberto Barat, giornalista di Bargiornale e Ristoranti e giurato tecnico fin dalla prima edizione del concorso.

Le fasi della finale

La finale, presentata da Valentina Scarnecchia, è stata come già lo scorso anno divisa in due parti. Nella prima fase gli otto finalisti hanno preparato e presentato alla giuria le loro ricette. I primi due classificati sono stati chiamati a confrontarsi in uno scontro diretto. E, in soli 20 minuti, hanno dovuto preparare un panino utilizzando entrambi gli stessi ingredienti e seguendo le prime indicazioni, quasi una road map, date loro da Mattia Poggi. Poi è stato un gioco di creatività e tecnica che ha portato Sutto a prevalere, davvero di pochissimo, su Barra.

Con questa vittoria Carlo Sutto, si è aggiudicato un viaggio in Grecia, ma soprattutto entrato nel Gotha di professionisti che possono fregiarsi del titolo. Li ricordiamo: Giorgio Borrelli, Marco Carrieri, Gianpietro Sartori, Giacomo Dini e, Artista del Panino, uscente Elisa Varvarito.

E tra poche settimane, naturalmente, spazio alla nuova edizione del concorso Artista del Panino 2022

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Baritalia approda al King’s di Jesolo: registrati per partecipare
Compila il form di iscrizione per assicurarti l’ingresso gratuito e la partecipazione alle masterclass alla tappa di Jesolo di Baritalia 2022, in programma lunedì 13 giugno 2022

Dopo Lecce e Sorento, il tour di Baritalia 2022 – a drink for the planet sbarca a Jesolo (Ve) per la terza tappa di questa nuova edizione dedicata alla sostenibilità.

Da Nord a Sud, dall’Adriatico al Tirreno, Baritalia si conferma la manifestazione in grado di unire e riunire i professionisti della miscelazione di tutt’Italia desiderosi di mettersi in gioco, di scambiare esperienze, di creare legami e collaborazioni, di aggiornarsi professionalmente.

L’appuntamento per i bartender è al King’s Club di Jesolo lunedì 13 giugno a partire dalle 11 per una giornata imperdibile di confronti, approfondimenti, seminari e sfide sul tema cocktail.

Il laboratorio di miscelazione itinerante di Bargiornale, giunto alla settima edizione, ha come da tradizione due momenti clou.

A cominciare da Baritalia Lab, il laboratorio di miscelazione che vedrà confrontarsi bartender di tutta Italia sul tema “A drink for the planet”. La sfida è creare un cocktail sostenibile che valorizzi il prodotto sponsor e rispetti uno o più dei seguenti principi: riduzione degli sprechi, stagionalità, territorialità e sensibilizzazione del pubblico/cliente verso un progetto sostenibile tra quelli promossi dalle associazioni riconosciute dal ministero per la Transizione Ecologica (scopri qui l’elenco).

In parallelo, si svolgeranno i nostri Boot Camp dedicati alle tecniche di miscelazione, tenuti da bartender ed esperti di fama nazionale e internazionale. Le lezioni saranno aperte e gratuite per tutti i professionisti che si saranno registrati all’evento.

Nel Signature Bar potrete degustare – tutto il giorno – i super cocktail delle aziende partner dell’evento.

Ospiti speciali della giornata come giudici d’onore saranno i protagonisti dei MIGLIORI COCKTAIL BAR DEL VENETO

Il programma

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Italicus e chef Bartolini firmano l’aperitivo d’autore al Mudec di Milano
I giovedì di maggio e settembre alla lounge del Mumec scatta l’aperitivo all’insegna del pairing mediterraneo tra i cocktail a base del Rosolio di bergamotto e i finger food dello chef pluristellato

Per Italicus, si sa, l’apritivo è una forma d’arte. Non a caso, il Rosolio di bergamotto creato da Giuseppe Gallo dal 2018 ha ideato Art of Italicus Aperitivo Challenge, la competizione che sfida i bartender a realizzare cocktail aperitivi ispirati al mondo dell’arte (leggi Crea un’opera d’arte da bere: riparte Art Of Italicus Aperitivo Challenge).

Ma allora, perché non celebrare questo momento di gusto e spensieratezza, emblema del life style italiano, in una location che dell’arte è casa? Parliamo del Mudec, il Museo delle culture di Milano, dove presso la lounge i giovedì di maggio e di settembre va in scena un aperitivo d’autore. Un aperitivo all’insegna del buon bere e del buon cibo, con i cocktail targati Italicus accompagnati dai finger food firmati da un artista della cucina, chef Enrico Bartolini, che proprio nel suo ristorante al Mudec ha ricevuto tre delle sue nove stelle Michelin.

Un pairing dai sapori mediterranei

Un pairing dai sapori mediterranei, così caratteristici sia di Italicus sia della cucina di Bartolini. Se l’aroma fresco del bergamotto calabrese, unito al cedro di Sicilia e alle note speziate e floreali tipicamente mediterranea sono i tratti caratteristici del Rosolio, e che ne fanno un prodotto estremamente versatile in miscelazione, agrumi, capperi, olio e pomodorini sono ingredienti sempre presenti nell’alta cucina dello chef, sempre alla ricerca di nuovi mondi e sapori, ma senza mai dimenticare origini e tradizioni italiane.

I drink Italicus

Andando più nel dettaglio, la formula dell’aperitivo prevede un drink a base Italicus accompagnato da 3 finger food creati dalle chef (costo 15 euro o 25 euro con la visita di una mostra). I drink proposti sono Italicus Cup, fatto con Italicus, succo di pompelmo fresco, top di soda e una fettina di pompelmo rosa, Italicus Spritz, dove il Rosolio si miscela a prosecco, completato da 3 olive verdi, Italicus Tonic, con Italicus, tonica e una fettina di pompelmo, e Negroni Bianco, dove Italicus si unisce a dry gin, dry vermouth e 3 olive verdi (in fondo all’articolo le ricette compete dei drink).

Le creazioni dello chef

Studiati per sposarsi ai drink sono i tre appetizer ideati dallo chef Bartolini, che esaltano la bevuta con i sapori caldi e aromatici del nostro Sud. Focaccia pugliese, pomodorini e origano, che con la sua alveolatura ampia e leggera, dovuta alla presenza del lievito madre, i sentori di origano e i caratteristici pomodori datterini, è vero un omaggio alla Puglia. Bignè con parmigiano reggiano e peperone crusco, nuvole di pasta choux rivestite da un velo croccante e saporito di peperone crusco (ovvero croccante perché essiccato), prodotto tipico della cucina lucana, che all’interno contengono una crema spumosa di parmigiano reggiano 24 mesi. E i Macaron ai capperi e tonnato, macaron salati che portano in tavola il mare coi sentori sapidi e spiccatamente aromatici, e una farcitura di salsa tonnata che si sposa alla polvere di cappero che li decora.

Le ricette dei drink

Italicus Cup
Ingredienti:
50 ml Italicus Rosolio di Bergamotto, 100 ml succo di pompelmo fresco, top di soda e una fettina di pompelmo rosa.
Preparazione:
build
Decorazione:
fettina di pompelmo rosa
Bicchiere:
tumbler

Italicus Spritz
Ingredienti:
50 ml di Italicus Rosolio di Bergamotto, 100 ml prosecco, 3 olive verdi
Preparazione:
build
Decorazione:
tre olive infilate come perle in un bastoncino
Bicchiere:
calice da vino

Italicus Tonic
Ingredienti:
50 ml Italicus Rosolio di Bergamotto, 100 ml acqua tonica, una fettina di pompelmo rosa
Preparazione:
build
Decorazione:
fettina di pompelmo rosa
Bicchiere:
tumbler alto

Negroni Bianco
Ingredienti:
25 ml di Italicus Rosolio di Bergamotto, 25 ml dry gin, 25 ml dry vermouth, 3 olive verdi
Preparazione:
stir
Decorazione:
tre olive infilate come perle in un bastoncino
Bicchiere:
tumbler basso

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Quarantadue storie da raccontare con un drink
Ezio Falconi è andato a caccia di cocktail storici, buoni per arricchire una moderna drink list. Ne è uscito un libro, “Storia dei cocktail dimenticati”, con una miniera di aneddoti da giocarsi con i clienti

Conquistare la fiducia del cliente: è questo, da 50 anni, l’obiettivo che Ezio Falconi persegue ogni sera quando si piazza dietro il bancone con lo shaker in mano, pronto a esaudire la richiesta dell’avventore di turno (che poi è sempre la stessa: star bene e bere bene). Il primo passo, per conquistare la fiducia, è di capire cosa vuole: «Ti deve interessare farlo – racconta – altrimenti le persone se ne accorgono. E addio fiducia. E addio cliente».

Raccontare storie, aneddoti, curiosità legate a quello che le persone bevono è, per Ezio, uno dei modi migliori per acquisire fiducia. Da lì la sua passione nel raccogliere materiale, informazioni, documenti d’epoca che possano arricchire la sua narrazione. Il metodo più efficace per memorizzarle, per Ezio, è scriverle. Ed è così che sono nati i suoi libri sulla miscelazione, un modo per mettere la propria memoria a disposizione dei colleghi e trasformarla in memoria condivisa.

Storia dei cocktail dimenticati

Il quattordicesimo libro della serie si chiama “Storia dei cocktail dimenticati” (acquistalo on line con lo sconto cliccando qui) ed è figlio del lockdown: «Mi sono messo a spulciare tutti i ricettari di cocktail, sia anglosassoni sia di altri Paesi all’epoca importanti per la miscelazione – Cuba, Argentina ecc. – pubblicati nell’arco di un secolo, tra metà ’800 e metà ’900. L’obiettivo era scovare i drink dimenticati e ho scelto di censire quelli presenti in almeno due manuali. Ne è venuta fuori una lista di 120 drink che, a mio parere, potrebbero dare valore anche a un cocktail menu di oggi. Una selezione di quelli di cui ho trovato sufficiente materiale, storico e iconografico, è finita nel libro».
Il risultato è una raccolta di 42 storie legate ad altrettanti drink, da quelli più noti, come il Vieux Carrè o il Last Word, entrambi nella lista dei cocktail Iba, ad altri tutti da scoprire (e qui ci fermiamo per lasciarti il piacere della scoperta, anche se dieci li abbiamo già svelati parlando del nuovo Drink Team).

«Sono prevalentemente after dinner – spiega – perché era il tipo di cocktail che andava per la maggiore a quei tempi, anche se non mancano qualche pre dinner e un paio di long drink. Sono comunque tutte ricette di facile preparazione e di buona vendibilità, che ho inserito nella mia drink list». Più che una drink list, un’enciclopedia della miscelazione, visto che conta 800 ricette.
«I clienti oggi sono molto più competenti rispetto al passato – conclude Falconi – e più interessati a conoscere, a informarsi, a sapere. In più, stanno più attenti a come spendono i propri soldi, specie chi ne ha meno. Per questo è ancora più fondamentale di prima conquistare la loro fiducia: sarà più facile costruire attorno ai loro desiderata un’esperienza così piacevole da fargli venir voglia di  a tornare».

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Tecnocompact, il nuovo forno compatto Tecnoinox
Alte performance con un ingombro minimo: è quanto garantisce il nuovo forno combinato elettrico dell’azienda friulana, disponibile nelle versioni da 6 o 10 teglie e dotato di modulo wi-fi integrato

È stato progettato per garantire massime performance in un ingombro minimo Tecnocompact, la nuova soluzione di cottura firmata Tecnoinox, azienda specializzata nella produzione di cucine modulari, salamandre e forni professionali per il fuoricasa. Il nuovo forno combinato elettrico è infatti il risultato di un lungo lavoro dei designer e ingegneri dell’azienda di Porcia (Pn) finalizzato a ottimizzarne ogni millimetro per offrire agli operatori dei locali un sistema di cottura all’avanguardia, facilmente installabile anche negli spazi più piccoli, efficiente e in grado di assicurare i migliori risultati di cottura.

E proprio le dimensioni compatte rappresentano una prima caratteristica della nuova gamma di forni, disponibile nelle versioni da 6 o 10 teglie GN1/1 crosswise: larghezza di 50,5 cm, profondità di 87 cm e altezza di 80 cm per il modello a 6 teglie, mentre per quello a 10 varia solo la misura dell’altezza, pari a 108 cm. Dimensioni di ben il 27% inferiori rispetto a un forno Tap Tecnoinox.

Risultati al top

Robusti, grazie alla camera in acciaio inox Aisi 304, completamente saldata, a tenuta stagna, con guarnizione della porta “sigillante”, i forni Tecnocompact consentono di cucinare qualsiasi alimento, fresco e surgelato, in poco tempo e con la garanzia di alta qualità del risultato finale. Ciò grazie all’intelligenza della quale i sistemi sono dotati, alla sonda multipunto (4 punti) all’interno della camera di cottura, che assicura il controllo puntuale di tutti i parametri di cottura, ad accessori come la sonda al cuore e ad alcune soluzioni che ne esaltano le prestazioni. Come il deflettore studiato per la migliore distribuzione del calore in camera, in modo da assicurare l’uniformità di cottura, le ventole governate da un inverter, che lavorano con 4 velocità, fermandosi immediatamente al momento dell’inversione della rotazione e all’apertura della porta, e l’ottimale distanziamento delle griglie (interasse 70 mm). L’illuminazione a led, poi, consente l’accurato controllo visivo delle teglie risparmiando energia.

Facile da utilizzare

Come tutte le soluzioni Tecnoinox, anche i nuovi forni sono pensati per un uso immediato e intuitivo, che faciliti e velocizzi il lavoro dell’operatore. Tecnocompact dispone infatti di display a colori ad alta leggibilità, per una migliore visualizzazione delle ricette e delle fasi di cottura, comandi touch e manopola push & scroll per un rapido e facile settaggio e modifica delle impostazioni di cottura.

Ulteriore elemento di semplificazione la capacità dei sistemi di gestire centinaia di ricette, tra quelle preistallate e quelle personali dell’operatore. Ricette che si trovano velocemente, grazie ai filtri che permettono di effettuare la ricerca per nome, per autore o su base temporale.

Facile da utilizzare il nuovo forno Tecnoinox lo è anche da pulire, grazie alla camera con invaso e spigoli interni raggiati e all’opzione del lavaggio automatico, con diversi cicli di lavaggio (intensivo di max 77’; breve di 7’), per risparmiare tempo e ottenere un’igiene perfetta.

Beneficia del credito d’imposta Industria 4.0

Inoltre, come tutti i forni digitali dell’azienda friulana, Tecnocompact è dotato di connessione wi-fi integrata ed è pertanto conforme ai requisiti del Piano Industria 4.0. Pertanto, se collegato tramite Tecnoinox Cloud alla rete aziendale, oltre al controllo da remoto dei consumi, all’inserimento, sempre da remoto, delle ricette, permette di beneficiare del credito d’imposta fino al 40% previsto per gli investimenti effettuati nel corso di quest’anno in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

 

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