Sirvis, il marketplace indipendente dedicato al fuoricasa
Attiva da maggio, la nuova piattaforma è stata pensata per consentire agli operatori della filiera del fuoricasa di acquistare e vendere in modo semplice e veloce prodotti multi-categoria, sempre e con ogni dispositivo

Sarà attivo da maggio Sirvis, il nuovo marketplace indipendente tutto dedicato al comparto del fuoricasa. La nuova piattaforma si propone come uno spazio online evoluto che mette insieme aziende, grossisti, agenti e gestori dei locali, dove è possibile acquistare e offrire numerosi prodotti, in qualsiasi momento e da tutti i dispositivi.

E davvero molto ricco è il portafoglio di prodotti che saranno disponibili sulla piattaforma. Oltre a un assortimento completo di cibi e bevande su Sirvis saranno infatti disponibili anche numerosi prodotti “non food”: dall’arredamento per bar e ristoranti alle attrezzature per la conservazione e la preparazione dei pasti, dai prodotti per pulizia dei locali a molto altro ancora.

Basato su Mirakl Marketplace, tra le più avanzate piattaforme SaaS (Software-as-a-Service) dedicate ai marketplace enterprise, Sirvis si propone come un alleato per gli operatori del mondo del fuoricasa, offrendo un’esperienza di acquisto e di vendita chiara, veloce e personalizzabile. L’obiettivo è infatti di semplificare i processi e potenziare la relazione tra produttore, distributore e punto vendita, che potranno usufruire anche della consulenza e del supporto di un team specializzato per l’accesso e l’uso della piattaforma.

Tanti servizi per i gestori

Configurandosi come una soluzione unica che risponde alle necessità di tutti gli operatori della filiera, la nuova soluzione permette di sfruttare a pieno i benefici della digitalizzazione, semplificando il mercato e superando la frammentazione e la complessità che caratterizza il canale. Ma non solo. Perché a semplificare la vita in particolare dei gestori dei locali concorrono i tanti servizi che la piattaforma mette a disposizione. A partire dalla possibilità di fruizione con i più diversi dispositivi, quali Pc, tablet o smartphone. Per proseguire con una navigazione facile e intuitiva che permette di trovare, grazie ad agili menu e sottomenu, rapidamente i prodotti cercati. Una volta registrato, il gestore gestisce gli ordini in totale autonomia, sicurezza e nel pieno rispetto della privacy. Potrà trovare sul proprio profilo i prodotti preferiti, per un acquisto ancora più rapido e con pochi click, personalizzare la logistica, scegliendo data e modalità di consegna (standard o espressa), la modalità di pagamento. Così come sempre sul suo profilo troverà gli aggiornamenti sui nuovi prodotti in portafoglio, potrà beneficiare di promozioni esclusive riservate a lui, avere lo storico degli ordini sempre a disposizione.

Attivo da maggio, Sirvis nella fase di lancio sarà focalizzato su grossisti, agenti ed esercenti del centro Italia per poi gradualmente integrare tutti gli altri operatori del fuoricasa di tutta la Penisola.

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Arrivano gli aperitivi analcolici firmati Lurisia
Due nuove referenze, realizzate solo con aromi naturali e ingredienti piemontesi di eccellenza, segnano l’ingresso dello storico marchio nel momento aperitivo

Altre due novità arricchiscono l’offerta Lurisia per il fuoricasa. Si tratta di Lurisia aperitivo analcolico con genziana delle Alpi e di Lurisia aperitivo analcolico con assenzio maggiore piemontese, le nuove referenze che segnalo l’ingresso dello storico marchio piemontese di bibite premium nel mondo dell’aperitivo.

Un ingresso nel momento di convivialità simbolo del life style italiano che il brand di proprietà di Coca-Cola Hbc Italia fa nel pieno rispetto della sua tradizione, puntando sul gusto e la qualità. Entrambi i nuovi aperitivi sono realizzati solo con aromi naturali e con ingredienti che valorizzano alcune eccellenze del territorio di origine del brand: il Piemonte.

Dal gusto avvolgente, inizialmente dolce che lascia spazio all’amaro Lurisia aperitivo analcolico con genziana delle Alpi ha nella Gentiana Lutea, pianta dai petali gialli baciati dal sole delle Alpi il suo elemento distintivo. È infatti un infuso delle sue radici, che va ad aggiungersi a estratti di mela, cartamo, limone, carota e ribes nero e anidride carbonica, che regala al prodotto il suo tratto amaricante e il ricco profumo.

Omaggio al Piemonte che prosegue anche in Lurisia aperitivo analcolico con assenzio maggiore piemontese, dove invece è un infuso di assenzio maggiore, pianta dalla caratteristica nota amara e decisa a conferire a questo aperitivo il suo carattere intenso, arricchito da note agrumate.

Entrambi i prodotti sono perfetti da servire con freddi, con ghiaccio, a una temperatura di 5-8 °C, completando il servizio dell’aperitivo con genziana con una scorza di limone e quello dell’aperitivo con assenzio maggiore con una fettina di arancia.

Disponibili in bottiglia di vetro da 150 ml, si aggiungono a un’altra recente novità del brand per il mondo bar: le 5 referenze di mixer (Acqua Tonica con Ireos Toscano, Ginger Beer con peperoncino calabrese, Gazzosa Amara con Quassia Amara, Acqua Tonica con una nota di Vermouth, Bitter Lemon con estratto di limone Primofiore) per la mixology (leggi Bitter Lemon, il nuovo mixer firmato Lurisia).

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KBirr, a Napoli un hub per lager e prodotti tipici
Kbirr non è solo un microbirrificio, ma un vulcano di iniziative dove le etichette di casa sposano cucina e ospitalità partenopea. Obiettivo: offrire una beer experience fuori dal comune

A Napoli, che pure in passato aveva visto nascere e crescere realtà brassicole poi affermatesi nel mondo, mancava un vero punto di riferimento per la birra artigianale. A colmare il vuoto è intervenuto Fabio Ditto, già general manager dell’azienda di servizi Drink Up (attiva dal 1999, oggi con 300 clienti in tutta la Campania, 15 impiegati e 6 agenti): con l’obiettivo di generare valore nella sua terra d’origine. «Da importatore ho visto per decenni un importante flusso di beni e patrimoni, ma mai una realtà che davvero scommettesse qui». Così, Ditto ha lanciato nel 2016 KBirr, microbirrificio con sede a Giugliano (Na).

Sala cotte fino a 13mila litri al giorno 

Prima di tutto, il lato tecnico-tecnologico: in soli 150 mq si concentra un’altissima capacità produttiva (6500 l a ciclo). L’intera struttura si sviluppa in verticale, comprendendo la cantina, le sale operative, il sistema di scambiatori di calore. La produzione gioca poi su due tini di ammostamento e due di bollitura, che confluiscono nella sala cotte: un’impostazione che permette ampia flessibilità, con risultati che vanno da 500 a 13mila litri al giorno, garantendo quindi freschezza e genuinità a tutti i sei tipi di birra in gamma. Alla dimensione squisitamente produttiva del birrificio, Ditto ha poi affiancato nel tempo quella dell’ospitalità. Nel 2018 ha aperto Casa Kbirr a Torre del Greco (Na), tap room e ristorante che si concentra sulle specialità tipiche del territorio in un menu curato dallo chef Antonio Aliberti (Ciro Scognamiglio è il responsabile di sala): dagli antipasti, come la Parmigiana di melanzane o la Frittatina di pasta ai primi popolari come Ziti alla genovese e l’eterno ragù.

Valorizzare il territorio e i suoi artisti

La carta beverage propone bollicine prima di tutto, oltre ovviamente all’intera selezione di birre del brand, ciascuna peraltro suggerita in abbinamento ai piatti. Il locale si propone anche di valorizzare gli artisti del territorio: KBirr collabora, infatti, con grafici, pittori, scultori campani, che a turno realizzano elementi ispirati ai colori dell’azienda. All’apertura di Casa KBirr era stata, ad esempio, coinvolta l’artista napoletana Roxy in the Box (al momento ospite al PAN di Napoli con una personale), che aveva curato le etichette e alcuni pezzi affissi alle pareti del ristorante. È invece dello scorso anno l’apertura della KBirr Charming House, 5 camere a tema birra nel salotto di Chiaia, in pieno centro a Napoli, “per permettere all’ospite un’esperienza totale con i prodotti KBirr”.

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Faema torna partner ufficiale del Giro d’Italia dopo 50 anni
Un evento denso di ricordi e di soddisfazione per il nuovo accordo ha accompagnato la firma ufficiale della collaborazione triennale al Mumac

La passione comune per la bicicletta e per quella complessa competizione che si perpetua da 90 anni che è il Giro d’Italia, sono stati protagonisti dell’incontro che ha sancito il ritorno di Faema, brandi di Gruppo Cimbali quale partner ufficiale della competizione ciclistica a partire da questa competizione e per i prossimi tre anni.

La presentazione e la firma ufficiale dell’accodo si è tenuta al Mumac alla presenza di Enrico Bracesco, direttore generale di Gruppo Cimbali, Maurizio Cimbali, presidente di Gruppo Cimbali, Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, alcuni membri della squadra storica Faema come Marino Vigna, Vittorio Adorni e Antonio Bailetti, ex corridori professionisti del Giro.

Tanta emozione e commozione negli sguardi e nelle parole di chi ha ricordato successi e insuccessi, fatiche e aneddoti legati a diversi corridori, tra cui il più citato è stato il belga Eddy Merckx, conosciuto come il Cannibale, in quanto il ciclista più forte e di successo di questo sport, costantemente alla ricerca della fuga; un’immagine della squadra degli anni ’60 si trova sul libro di Mumac Gusto Espresso. Maurizio Cimbali ha sottolineato più volte la soddisfazione per questa nuova partnership vissuta da imprenditore, ma prima di tutto da appassionato e conoscitore profondo del ciclismo e del Giro, di cui ha ricordato un arrivo di corridori stremati a causa del freddo e delle neve fuori stagione nel 1956 sul Monte Bondone.

Erano gli anni della partnership di Faema, come ricorda Mauro Vegni: «Un partner legato a doppio filo con il mondo del ciclismo e la Corsa Rosa con la storica formazione che, tra gli anni 50 e 60, vinse il Giro nel 1956 con Charly Gaul (fu lui l’Angelo della montagna che vinse quella tappa impossibile, ndr) e nel 1968 con Eddy Merckx oltre ad aggiudicarsi la classifica a squadre nel 1961, 1962 e 1968». La storia si rinnova dopo 50 anni: «Una scelta correlata senza dubbio al legame storico di Faema con il mondo del ciclismo, ma voluta per poter raccontare l’evoluzione di un brand straordinario, sempre al passo coi tempi, innovativo e all’avanguardia in grado di regalare ai consumatori di tutto il mondo una coffee experience unica» – ha sottolineato Enrico Bracesco.

Protagoniste di tutte le tappe, saranno le tre macchine per caffè espresso simbolo di Faema oggi, la sempreverde E61, la Faema President e l’ultima arrivata a un gruppo Faemina, che nell’ultima tappa sarà mostrata in versione limited edition Rosa-Giro.

Ci sarà anche modo di aiutare chi vive nelle terre di produzione del caffè: in ogni villaggio ci sarà una  Technogym Ride, la nuova bike disegnata dai ciclisti per i ciclisti che sarà collegata al Faema club di Strava: pedalando all’interno dello stand si contribuirà al sostegno offerto da Gruppo Cimbali attraverso l’associazione no-profit World Bicycle Relief. La onlus è specializzata in programmi di distribuzione di biciclette su larga scala e completi per aiutare la riduzione della povertà là dove mancano anche i più basilari mezzi di collegamento. Più si pedalerà e più si contribuirà alla causa.

In mostra per l’occasione anche la Maglia Rosa 2022 e il Trofeo Senza Fine del Giro d’Italia, che racchiude la storia di uomini, emozioni, cultura popolare e da sempre simbolo della passione per il ciclismo incisa su un materiale eterno come il rame.

Per celebrare la partnership, inoltre, presso il Mumac è stata allestita la mostra Amore senza fine: Faema per il ciclismo con oggetti, documenti storici e materiali inediti, tra cui la prima maglia rosa della storia vinta Learco Guerra, in prestito dai nipoti Learco e Carlo, e una bicicletta d’epoca di Eddy Merckx, gentilmente concessa dal Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo. Questa esposizione sarà aperta al pubblico dal 15 maggio al 30 giugno 2022.

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