Cresce la quota contributiva per commercianti e giovani artigiani. Come calcolare l’aliquota, i soggetti interessati, le modalità di pagamento, le scadenze: ecco la guida per non fare errori
Per il settore del commercio aumenta dallo 0,09% allo 0,48% il contributo destinato alla rottamazione degli esercizi commerciali. Inoltre, continua l’incremento progressivo dello 0,45% delle aliquote dei contributi Inps dovuti per i giovani titolari o collaboratori familiari di età inferiore a 21 anni rientranti nel settore del commercio e dell’artigianato.
I contributi sono dovuti dai seguenti soggetti:
1) titolari di impresa individuale, comprese le imprese familiari e le aziende coniugali;
2) collaboratori di impresa familiare o coniuge dell’azienda coniugale;
3) familiari coadiuvanti di soci di società di persone;
4) soci accomandatari operativi di società in accomandita semplice o soci di società in nome collettivo o di fatto che abbiano la piena responsabilità dell’impresa e che ne assumano gli oneri e i rischi relativi. Non rientrano in tale ambito i soci accomandanti di società in accomandita semplice;
5) soci operativi di società a responsabilità limitata, se organizzata e diretta prevalentemente con il lavoro dei soci e dei loro familiari.
L’attività esercitata nell’ambito dell’impresa o società deve essere abituale e prevalente rispetto alla totalità delle attività lavorative, a eccezione dei soci operativi di società a responsabilità limitata, che sono assoggettati ai contributi anche se svolgono prevalentemente l’attività di amministratore della stessa società.
L’imponibile è costituito dalla somma di:
1) redditi di impresa individuale, al netto delle eventuali quote per i collaboratori familiari o i coniugi di azienda coniugale;
2) quota di reddito loro attribuita per i collaboratori familiari, coniugi di azienda coniugale o coadiuvanti di soci di società di persone;
3) redditi di partecipazione in società di persone, così come indicati nella propria dichiarazione dei redditi (quadro RH), per i soci operativi o anche per i non operativi se iscritti per altre imprese che comportano l’iscrizione (in quanto titolari o soci operativi di altra società);
4) reddito di impresa della società a responsabilità limitata (risultante dalla dichiarazione dei redditi) moltiplicato per la percentuale di partecipazione alla divisione degli utili, per i soci operativi, indipendentemente dalla distribuzione di dividendi. Non si comprendono gli utili dei soci non operativi o che svolgano esclusivamente l’attività di amministratori sottoposta ai relativi contributi della gestione lavoratori autonomi – Gla).
I redditi sono quelli denunciati ai fini fiscali per l’anno di riferimento, al lordo delle imposte, e dell’aiuto alla crescita economica (Ace).
Se un soggetto possiede più tipologie di tali redditi, il contributo è calcolato sulla somma di tutti i redditi provenienti da impresa o da partecipazione in impresa e non solo sui redditi generati dall’attività che dà titolo all’iscrizione.
Per esempio, se un socio operativo di srl è anche socio accomandante di una sas, dovrà calcolare il contributo sul totale dei due redditi, anche se per il secondo non è iscrivibile alla gestione previdenziale.
ALIQUOTE, MINIMALI E MASSIMALI 2022
Commercianti 2022
Aliquota primo scaglione
Primo scaglione fino ad euro
Aliquota secondo scaglione
Secondo scaglione
da euro 48.279 fino ad euro (MASSIMALE)
Minimale euro
Soggetti con anzianità contributiva ante 1996
Commercianti 24,48%
Artigiani
24,00%
48.279
Frazionabile a mese
Commercianti 25,48%
Artigiani
25,00%
80.465
Frazionabile a mese
16.243
Soggetti privi di anzianità contributiva ante 1996
105.014
Non frazionabile a mese
Indennità di maternità
Euro 7,44 Frazionabile a mese
Gli scaglioni sopra indicati e le indennità di maternità sono ragguagliate a mese se l’attività è iniziata o cessata nel corso dell’anno (a eccezione del massimale per i soggetti privi di anzianità contributiva ante 96 che non è frazionabile).
Gli importi dei minimali e massimali sopra indicati sono rivisti ogni anno in funzione dell’andamento del costo della vita.
Riduzioni
Sono previste:
riduzioni al 23,28% per i commercianti e al 22,80% per gli artigiani delle aliquote per i giovani titolari o collaboratori familiari di età inferiore a 21 anni, fino al mese di compimento di tale età; tale aliquota aumenterà ogni anno dello 0,45% fino al raggiungimento dell’aliquota ordinaria;
riduzione del 50% dei contributi per i pensionati Inps con più di 65 anni, su domanda, che quindi pagano la metà degli importi indicati nella tabella più l’intero contributo di maternità;
per i contribuenti nel regime forfettario, la base imponibile è ridotta, su richiesta, del 35%, da presentare tempestivamente all’inizio dell’attività o, se con validità successiva, entro il 28 febbraio di ciascun anno, con validità anche per gli anni successivi (salvo rinuncia). Per chi si avvale di tale riduzione, non si applicano le riduzioni delle aliquote per i giovani e i pensionati.
VERSAMENTI MINIMI
Il minimale dell’ultima colonna a destra della tabella in alto rappresenta il reddito minimo sul quale va calcolato il contributo e corrisponde a un contributo minimo annuo di euro:
2022
Previdenza
Maternità
Importo annuo
Importo trimestrale
Commercianti
3.976,29
7,44
3.983,73
995,94
Artigiani
3.898,32
7,44
3.905,76
976,44
MINIMI PER I COLLABORATORI DI ETÀ INFERIORE A 21 ANNI
2022
Previdenza
Maternità
Importo annuo
Importo trimestrale
Commercianti
3.781,37
7,44
3.788,81
947,19
Artigiani
3.703,40
7,44
3.710,84
927,72
I contributi per i collaboratori familiari, per il coniuge di azienda coniugale e per i coadiuvanti sono calcolati e pagati direttamente dal titolare dell’impresa o dal socio che ne espone i dati nella propria dichiarazione dei redditi (quadro RR).
Nessun obbligo di dichiarazione e versamento spetta quindi al collaboratore, coniuge o coadiuvante di soci di società di persone.
LE QUOTE ASSOCIATIVE
L’Inps può essere delegato a incassare le quote associative da parte delle associazioni imprenditoriali alle quali l’imprenditore ha aderito.
In questo caso le quote trimestrali possono essere più elevate di alcune decine di euro, in funzione del valore della quota.
Qualora la quota associativa sia inclusa per errore o se l’associazione è stata disdetta, il contribuente deve segnalarlo per chiedere la rettifica degli importi dovuti.
MODALITÀ DI VERSAMENTO
Quote fisse minime
Nessuna novità per i tempi di versamento, i contributi sul reddito minimo dovranno essere versati con le usuali quattro rate, entro il 16 maggio, 20 agosto, 16 novembre 2022 e 16 febbraio 2023.
I modelli precompilati o la lettera contenente i codici di versamento devono essere prelevati dal sito www inps.it, nella sezione “Cassetto previdenziale artigiani e commercianti”, tramite l’opzione “Dati del mod. F24”. Per la richiesta è necessario essere in possesso di un apposito Pin richiedibile attraverso i “Servizi on line” del medesimo sito o dello Spid.
Quote variabili
Se il reddito supera l’importo minimo stabilito vanno versate le quote variabili in funzione del reddito in tre parti scadenti il:
30 giugno la prima metà dell’acconto;
30 novembre la seconda metà;
30 giugno dell’anno successivo il saldo dovuto per l’anno precedente.
Le scadenze di giugno sono rinviabili di trenta giorni (30 luglio) con una maggiorazione del quattro per mille dell’importo dovuto.
Se le date indicate scadono di sabato domenica o festività sono rinviate al primo giorno feriale successivo.
L’acconto è calcolato sulla base del reddito dell’anno precedente e delle aliquote dell’anno in corso e suddiviso in due quote uguali.
Qualche vantaggio fiscale
I contributi previdenziali sono deducibili, nell’anno di pagamento, dall’imponibile Irpef dovuta. Per chi è in un normale regime fiscale di impresa (ordinario o semplificato), ciò comporta una riduzione di Irpef che può consistere, considerando anche le addizionali, fino a un massimo di circa il 45-46% dell’importo pagato. Dal 2022, tale valore massimo viene raggiunto se si possiedono redditi imponibili di qualsiasi tipo che superano complessivamente i 50.000 euro.