Alla ricerca del gin perfetto
La storia di Piero Dry Gin, distillato nato sul Garda e diventato un caso di successo internazionale: a raccontarcela è il suo ideatore Gianpiero Giuliano

Origini cosmopolite, export manager di una multinazionale, sempre in giro per il mondo, aria da hipster, Gianpiero Giuliano ha scoperto nel 2008, durante una visita a una bodega madrileña, la versione premium di un gin tonic. Diversamente da un classico London Dry Gin in cui prevale il gusto forte e secco del ginepro, il gin utilizzato si distingueva per una maggiore morbidezza e per la scelta originale degli aromi. Da lì l’idea di ricercare e scoprire la ricetta “perfetta” per un gin equilibrato, intenso e morbido, capace di stupire in purezza e diventare protagonista nella miscelazione.

La novità full proof, più adatta per i cocktail

È nato così Piero Dry Gin Italian Handcraft Gin, dopo ripetute prove e sperimentazioni sul campo con più di una trentina di botaniche diverse. Per gestire la produzione del nuovo distillato Gianpiero Giuliano fonda nel 2019 la società GinPiero che viene conferita all’inizio di quest’anno alla Liquid Mine Srl (miniera liquida) di Desenzano del Garda (Brescia).

A Piero Dry Gin si è aggiunta la novità Piero 58 Navy Strenght Gin, denominazione storica che contraddistingue i gin full proof con gradazione superiore a 57° alc, più adatti per i cocktail, rispetto alla normale gradazione di  37°-47° alc. La ricetta base è la stessa di Piero Dry Gin ma il grado più elevato esalta gli aromi delle botaniche. Per evidenziare ulteriormente la differenza, è stata scelta una bottiglia di vetro scuro con etichetta nera.

«Abbiamo studiati twist e ricette originali per valorizzarlo»

Come nasce la sua passione per i premium gin?

Oltre ai viaggi per lavoro, ho vissuto in Brasile, Usa, Spagna, Germania, UK e Giappone dove ho potuto conoscere e coltivare la passione per il Gin alle più diverse latitudini. Dopo la mia esperienza a Madrid nel 2008, la passione è diventata ricerca e volontà creativa. Da quel momento ogni viaggio era buono per collezionare una nuova bottiglia, visitare una distilleria locale, scoprire i “segreti” dei cocktail bar visitati. Per circa dieci anni ho fatto il gin lover, studiando prodotti e tecniche di distillazione. La tesi presentata nel 2018 per conseguire il MBA (Master Business Administration) alla University of Michigan di Dearborn (Usa) è stata infatti sulla creazione di un nuovo gin, mettendo a punto le varie fasi del business e presentando alla commissione esaminatrice la versione artigianale del mio gin a 6 botaniche, creato in un garage con un piccolo alambicco di rame da 3 litri.

Gianpiero Giuliano Ceo Liquid Mine Srl e Brand Ambassador Piero Dry Gin

Come ha affrontato la fase delicata della produzione?

Per le origini molisane avrei voluto trovare un partner in quella regione ma, non trovando una soluzione adeguata, mi sono appoggiato a una distilleria abruzzese. Nella storica azienda Enrico Toro 1817 di Tocco Casauria (Pescara) ho tovato la giusta sintonia, in particolare con il titolare Fabrizio Mascioli e il mastro distillatore Enzo Tauro. Il mio progetto è piaciuto subito mettendomi a disposizione la loro esperienza con relative attrezzature. Un’emozione non da poco vedere il mio gin accanto a liquori e distillati storici della Enrico Toro 1817 come Centerba, Ratafià, Genziana, Liquirizia e Antico Amaro Abruzzese. La prima produzione è stata nel 2019 con un lotto di 500 bottiglie da 70 cl, a cui sono seguite altri lotti con quantità crescenti che seguivano il successo di vendita, fino ad arrivare nel 2021 a superare le 10mila bottiglie.

Quali impieghi avete studiato per Piero Dry Gin?

Insieme ai bartender Nicola Zane e Federico Marcato abbiamo messo a punto un menu di cocktail, tra twist di classici e ricette originali. Insieme con Giuliana Germiniasi, chef e patron dello stellato Ristorante Il Capriccio di Manerba del Garda (Bs), abbiamo creato piatti speciali come Carpaccio di Gamberi alla spuma Piero Dry Gin e Risotto alle Pere e Acciughe sfumato con Piero Dry Gin.

L’articolo Alla ricerca del gin perfetto è un contenuto originale di bargiornale.

Aperte le iscrizioni al Master Coffee Grinder Championship
Il 6 marzo a Carrara e il 10 maggio a Padova: sono i primi appuntamenti della nuova competizione internazionale messa a punto da Fabio Verona

Cliccate qui e iscrivetevi al nuovo campionato di macinatura internazionale Master Coffee Grinder Championship messo a punto da Fabio Verona docente Iiac, formatore per Costadoro e autore del libro Professione Barista – Manuale pratico per l’espresso perfetto.

Le prime 2 tappe del circuito nazionale, che ne sommerà 6, si svolgeranno

il 6 marzo presso il Complesso Fieristico di Carrara nell’ambito di Tirrenoct

il 10 maggio ad Albignasego (PD) presso Diemme Academy.

Altre date sono in via di definizione a Torino, Trieste, Roma e una ulteriore location lungo la Penisola. Il regolamento seguito da una prova pratica è stato illustrato nel corso di una presentazione presso la sede di Grindie; a questo link un video che la riassume.

La gara. La prova – della durata di 15 minuti – consiste nell’ottenere in tazza un espresso dal profilo sensoriale il più aderente possibile a quello descritto dal torrefattore sponsor della tappa. La postazione di gara ha la classica forma a “L” delle competizioni Sca; il concorrente ha a disposizione un chilo di caffè e deve giungere al risultato attraverso ripetuti interventi sulla macinatura e sulla dose accompagnati da assaggi di verifica; ogni passaggio dovrà essere giustificato, ma in modo da non svelare i segreti del caffè e del migliore settaggio del grinder agli altri concorrenti. Ottenuta l’estrazione desiderata consegnerà 4 estrazioni: 3 per i giudici, la quarta verrà utilizzata per misurare il tds. Scriverà su un’apposita scheda anche la ricetta utilizzata. La giuria sarà composta da 2 giudici sensoriali, 1 giudice tecnico e 1 capo giudice, carica alla quale è stato designato Luca Ventriglia. È concesso un overtime massimo di 2 minuti.

Vincerà chi si sarà avvicinato al profilo dichiarato dal torrefattore che ha messo a disposizione il caffè della tappa; verranno premiati i primi tre classificati di ogni selezione e accederanno alla finale i vincitori.

Quando si acquista uno specialty si riceve un profilo sensoriale, con le note che si potranno cogliere, non la ricetta che guida a come ottenerle in tazza – ha spiegato nel corso della presentazione ufficiale a Garlasco (PV) presso lo stabilimento di Grindie -. Macinatura e dose hanno un ruolo primario nel permettere di ottenere il risultato desiderato e la competizione punta proprio su questo passaggio, purtroppo spesso trascurato. La macchina espresso, una  You di Sanremo Coffee Machines, non potrà esprimere le sue funzionalità, ma offrirà una pressione costante a 9 bar e potrà variare la temperatura di estrazione al massimo di un grado, tra 92,5 e 93,5°C. Protagonisti saranno il macinacaffè on demand Solo di Grindie e il barista che per partecipare non deve fare nulla se non iscriversi e mettere alla prova la propria professionalità con le macchine, i caffè (ogni volta di una diversa torrefazione) e le attrezzature che verranno messe a sua disposizione. Davvero un’occasione da non lasciarsi scappare».

Fabio Verona definisce il Master Coffee Grinder Championship «una competizione “popolare”, alla quale può partecipare chiunque pensi di essere in grado di gestire il macinino al fine di ottenere le note previste in tazza, portando con sé solo la propria competenza e passione. Soprattutto in questo momento, in cui le occasioni per incontrarsi tra professionisti si sono diradate e con esse buona parte delle competizioni, partecipare o semplicemente assistere a una tappa del Master Coffee Grinder Championship significa cogliere l’occasione per una crescita professionale e per parlare e confrontarsi con altri operatori: un esercizio che è sempre molto utile». Le apparecchiature della competizione sono sempre disponibili presso la scuola di Manuela Fensore e Carmen Clemente, Wlacc – World Latte Art & Coffee Center.

Visti da vicino. Solo di Grindie è un macinadosatore istantaneo elettronico con sistema di pesatura integrato; ha tramoggia da 1,2 kg, 2 macine piane o combinazione di macine piane e coniche (modello Hybrid) in acciaio rivestito in titanio Red Speed del diametro di 68 mm e regolazione micrometrica motorizzata. Misura 24x24x48h cm, pesa 15 kg ed è molto silenzioso grazie al sistema di ammortizzatori e antivibranti su motore e camera di macinatura. Riconosce automaticamente fino a quattro diversi portafiltri precedentemente registrati, ed eroga la dose corrispondente senza il bisogno di alcun intervento da parte dell’utente durante il processo; la dose viene pesata sia durante la macinatura sia a a processo concluso; l’autoapprendimento brevettato garantisce correttezza e costanza e il grado di precisione è pari a +-0,1gr.

You è la nuova macchina multi-boiler a un gruppo di Sanremo, progettata per consentire il controllo totale dei parametri di estrazione. Ha 6 profili standard con parametri preimpostati e 12 personalizzabili intervenendo su tutte e tre le fasi di estrazione, con la possibilità di disabilitare la pre e la post infusione. Assicura stabilità anche dopo erogazioni prolungate grazie al controllo elettronico di pressione e di temperatura.

Bargiornale è media partner del campionato di macinatura, che ha raccolto numerosi sostenitori: Grindie, Sanremo, His Majesty the Coffee, Diemme Academy, pulyCAFF, Caffè Costadoro, Repa, Metallurgica Motta, Bloom Specialty Coffee, Brita, Turin Coffee, La Sosta Specialty Coffee, Tirreno CT, I.P.A., I.M.S. Filtri, Wlacc – World Latte Art & Coffee Center. Logo e grafica a cura di Fabio Ghibaudo.

La scheda di iscrizione si trova a questo link, è possibile anche inviare una mail a e.bardoni@grindie.it.

 

L’articolo Aperte le iscrizioni al Master Coffee Grinder Championship è un contenuto originale di bargiornale.

Cinema Settebello

da giovedì 24 febbraio a mercoledì 2 marzo 2022

Cinema Settebello, via Roma 70 – Rimini

Programmazione dal 24 febbraio al 2 marzo 2022

Il Cinema Settebello di Rimini offre un’ampia programmazione: film d’essai, rassegne ed eventi.
All’interno ci sono un foyer con bar e tre sale proiezione: Sala Rosa da 350 posti, Sala Azzurra  da 100 posti e la Sala Verde da 90 posti, tutte attrezzate con proiettori 4K di ultima generazione.
Ampio parcheggio, gratuito per chi acquista un biglietto del cinema.
Programmazione della settimana.

Ingresso: 
a pagamento

Telefono: 
0541 57197

Fulgor poetry slam

venerdì 25 febbraio 2022

Cinema Fulgor, Corso d’Augusto 162 – Rimini centro storico

Spettacolo di poesia orale

Il cinema Fulgor in collaborazione con il collettivo Vividiversi di Rimini, ospita per la prima volta un poetry slam, uno spettacolo di poesia orale ricco di emozioni e colpi di scena. 
La serata Fulgor poetry slam è una competizione tra poeti e poetesse non professionisti che salgono sul palcoscenico, recitano le loro poesie e vengono giudicati da una giuria composta da persone estratte a sorte tra il pubblico. Ciascuno vota su dei quaderni scrivendo voti da 1 a 10. La serata si svolge sotto la guida di un conduttore. 
Per l’occasione i partecipanti sono stati selezionati tra i migliori poetry presenti sulla scena italiana. Ogni poeta e poetessa deve declamare ad alta voce esclusivamente pezzi scritti di proprio pugno, non si possono usare musiche, oggetti o costumi di scena; la performance può durare un massimo di 3 minuti.
Per acquistare il proprio posto in sala i biglietti sono disponibili su https://bit.ly/3GU3a0R
Per maggiori informazioni: vividiversi@gmail.com 
È obbligatorio il green pass e l’uso della mascherina FFP2.

Orario: 
apertura porte alle ore 20.00
inizio spettacolo alle ore 21.00

Ingresso: 
a pagamento

Tariffa d’ingresso: 
5 €

Telefono: 
0541 709545

Un tocco di Philadelphia per un panino di tendenza: i sapori del mare
Bargiornale ha chiesto a cinque professionisti di elaborare due ricette ciascuno dove il formaggio spalmabile Philadelphia è protagonista: un panino gourmet per la somministrazione e una proposta on the go. Mario Ottaviano, titolare di Panini di Mare, ha ideato due ricette con il salmone e con il filetto di merluzzo. Scorri la gallery e scopri i suoi consigli, con le tips per creare una proposta accattivante e gustosa

Phila

Ingredienti

Per la crema Philavo:

20 g di Philadelphia
20 g di crema di avocado ridotto in polpa
1 panino (meglio se multicereale)
100 g di salmone selvaggio crudo
40 grammi di crema Philavo
5 g di granella di pistacchio
olio, sale e pepe q.b.
succo di lime

Preparazione

Tagliare il salmone crudo a cubetti.
Scaldare il panino.
Farcire in quest’ordine: crema Philavo, salmone.
Condire con sale, pepe, qualche goccia di succo di lime.
Finire con la granella di pistacchio e l’olio extravergine.
Chiudere il panino e servire, eventualmente anche dopo averlo tagliato in due metà.

Baccaphila

Ingredienti

1 panino (meglio se multicereale)
120 g di filetto di merluzzo fresco
40 g di crema Philaoli
2 o 3 pomodori secchi tagliati a metà
olio extravergine
sale e pepe q.b.

Per la crema Philaoli:

20 g di Philadelphia
20 g di crema di olive nere

Preparazione

Scaldare il panino.
Saltare velocemente i filetti di merluzzo in padella, leggermente schiacciati così da rompere un po’ la carne del pesce (attenzione a non esagerare con la cottura, per evitare che il pesce diventi stopposo).
Farcire in quest’ordine: crema Philaoli, filetti di merluzzo.
Finire con sale, pepe, olio extravergine e pomodorini secchi.
Chiudere il panino e servire, eventualmente dopo averlo tagliato in due metà.

Tra famiglia e territorio: la genesi di un’idea

Il formato dedicato al canale horeca: Philadelphia regular 1,65 kg

La ristorazione veloce ha scoperto davvero gli ingredienti di mare negli ultimi cinque-sette anni. Una tendenza che si è guadagnata i favori del mercato: «Semplicità e leggerezza sono le richieste del consumatore cittadino che vuole essere coccolato e ha bisogno al tempo stesso di un pasto veloce e non troppo complesso», spiega Mario Ottaviano, cuoco e co-titolare – con Ersilia Montalto – di Panini di Mare. «Nei nostri panini non ci sono mai più di 4-5 ingredienti, e di questi 2 o 3 sono verdura o frutta, in abbinamento all’ingrediente di mare principale. Sono costruiti attorno a poche materie prime, ma devono essere quelle giuste». Tra queste c’è anche Philadelphia, molto apprezzato dai consumatori, specialmente nelle grandi città. «Ha il pregio di essere un formaggio leggero, lo si può caratterizzare unendolo, per esempio, ad avocado e pasta di olive. Pesce e Philadelphia si rafforzano a vicenda nel costruire un’idea di leggerezza».

Le due proposte nascono da ispirazioni differenti e particolari. Per la somministrazione sul punto vendita, il panino Phila: è l’evoluzione di un’idea già in carta nei locali Panini di Mare. «È il panino che posso proporre a mio figlio piccolo», racconta Mario Ottaviano, «semplicissimo e da godere anche per il tocco giocoso della granella di pistacchio, che accompagna salmone e avocado con una goccia di lime e olio. L’aggiunta della leggerezza della Philadelphia, trasformata in una morbida crema all’avocado, lo rende un panino cittadino, vicino ai gusti di un mercato più urbano». Baccaphila, proposta più adatta per il take away, è la rivisitazione di un piatto tipico della terra di Ottaviano, il Gargano: «Il baccalà con le olive e il pomodoro è un nostro piatto tipico. Questa proposta vuole essere una reinterpretazione del nostro piatto, aggiungendo Philadelphia e pasta alle olive che lo arricchiscono e, al contempo, lo avvicinano a quella idea di leggerezza che avvicina il consumatore cittadino».

L’articolo Un tocco di Philadelphia per un panino di tendenza: i sapori del mare è un contenuto originale di bargiornale.

La miscela del 160° Julius Meinl è 1862 Premium
Tazze e tramoggia si vestono di nero e oro per accogliere il blend 100% arabica con cui si rinnova la storica miscela della Torrefazione viennese

Festeggia i suoi 160 anni di attività con una ricetta rinnovata della sua storica miscela 1862 Premium, Julius Meinl, la torrefazione austriaca con un cuore produttivo a Vicenza: è 1862 Vienna, un blend 100% arabica. Christina Meinl, manager director Austria, si dice entusiasta del rilancio di una miscela presentata quando «il mio trisnonno ha aperto il primo negozio a Vienna. Oggi, giunti alla quinta generazione, continuiamo l’appassionata ricerca per produrre un caffè di qualità superiore e offrire un’esperienza significativa».

Il nero, con il piacevole contrasto di elementi in oro contraddistingue il nuovo design firmato Matteo Thun, che richiama la cultura delle caffetterie viennesi e si ispira al Bacio della Musa, quadro di Paul Cézanne, conosciuto anche come “il sogno del Poeta”. Sulla porcellana nera spiccano il logo dorato e una pennellata d’oro incompiuta; un insieme che riporta alle atmosfere degli anni dei caffè letterari della Vienna del 1800.

In tazza l’espresso estratto da chicchi 100% arabica provenienti dall’Africa orientale e dall’America Latina, si presenta aromatico, forte e speziato, con sentori di nocciola, caramello e malto; il gusto è arricchito da note fruttate e speziate, che gli conferiscono equilibrio, rotondità e un retrogusto elegante. Il blend rinnovato, che è stato premiato con il Superior Taste Award dall’International Taste Institute per il suo aroma intenso, il gusto armonico e la crema dorata, ha al suo interno chicchi provenienti dalle piantagioni della Colombia.

Ciò permette alla Torrefazione continuare a garantire che il caffè sia un’attività sostenibile, supportando gli agricoltori attraverso il Colombian Heritage Project, un programma nato per supportare i coltivatori colombiani di 50 aziende agricole nella regione di Tolima, con l’impegno di migliorare le loro competenze (dunque la qualità del prodotto) e aiutarli a ottenere la certificazione Utz.

Julius Meinl vuole raggiungere standard sempre più elevati e offrire ai coffee lover un’esperienza sensoriale completa; è per questo che il mondo di 1862 Vienna va ben oltre una miscela di alta qualità. La continua ricerca e l’innovazione tecnologica garantiscono un caffè eccellente ad ogni sorso, grazie all’esclusivo Fez di 3 chili con apertura singola salva freschezza e alla macchina di caffè perfettamente calibrata per la miscela con la migliore tecnologia di macinatura.

L’articolo La miscela del 160° Julius Meinl è 1862 Premium è un contenuto originale di bargiornale.