Verso la tappa di Lecce di Baritalia insieme con Organics by Red Bull
Con la gamma di otto bevande sodate Organics by Red Bull, pubblichiamo la seconda scheda sui prodotti sponsor della tappa di Lecce di Baritalia by Bargiornale che devono essere utilizzati dai partecipanti nelle loro ricette. Tema di quest’anno è la Sostenibilità, la capacità di ridurre l’impatto ambientale, riducendo sprechi e valorizzando i prodotti del territorio.

Organics by Red Bull è composto da otto varianti di gusto di bevande sodate ottenute con ingredienti di origine naturale e con certificazione biologica AT-BIO-902 dell’Unione Europea.
Famosa per i suoi Energy Drink, Red Bull ha aggiunto una gamma di bevande bio completamente diverse con il nome Organics by Red Bull, le cui otto varianti, in bottiglia o lattina 25 cl, non contengono aromi artificiali, coloranti artificiali, conservanti o additivi come acido fosforico. Inoltre contengono zucchero da barbabietola e succo concentrato di limone da agricoltura biologica, acqua di sorgente delle Alpi austriache e svizzere.

Simply Cola con noce di cola, succo di lime, stecca di vaniglia e radice di galanga;

Bitter Lemon con succo di limone e lime, estratto di cassia;

Ginger Ale con succo di bergamotto, radice di zenzero e sciroppo di zucchero caramellato;

Tonic Water con estratto di chinino, estratto di cassia e succo di lime;

Viva Mate con infusione di erba mate affumicata (contiene caffeina naturale), succo di limone, estratto di carrubba e stecca di vaniglia;

Black Orange con succo concentrato di arancia e di carota, estratto di quassia;

Purple Berry con succo di limone, ribes rosso, lamponi e pepe di Timur;

Ginger Beer con succo di limone e arancia, radice di zenzero e paprika.

Vi sottoponiamo due realizzazioni tipo a cura dei mixologist Terry Monroe e Bruno Vanzan

Summer Mate
di Terry Monroe
Ingredienti
3 cl amaro alle erbe
2 foglie di salvia
top Organics by Red Bull Viva Mate
Preparazione
Riempire di ghiacccio a cubetti e foglie di salvia una grossa coppa, versare l’amaro alle erbe e colmare con Organics by Red Bull Viva Mate, guarnire con uno spiedino di fettine di zenzero fresco e foglia di centella. aggiungere chicchi di caffè.

Venus
di Bruno Vanzan
Ingredienti
1,5 cl succo di lime
3 cl liquore ai mirtilli
top Organics by Red Bull Tonic Water
Preparazione
Nel tumbler alto riempito di cubetti di ghiaccio versare succo di lime e liquore ai mirtilli, completare con Organics by Red Bull Tonic Water, mescolare piano con un bar spoon, guarnire con uno spiedino di rondelle di lime e fettina arrotolata di cetriolo.

Organics by Red Bull ha partecipato come sponsor anche alla passata edizione 2021 di Baritalia by Bargiornale 2021, vedendo il successo del primo classificato Paolo Vernuccio, seguito da Giuseppe Porco, Filippo Ghizzi, Luca Di Giuseppe, Pasquale Borghero, Ester Badami, coach Terry Monroe.

 

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Cancer plan europeo: vince il buon senso sugli alcolici
Cancellato dal testo, alla base del Piano europeo contro il cancro, la possibilità che il semplice consumo di alcol sia considerato un rischio per lo sviluppo della malattia. L’alert sanitario riguarderà invece solo l’abuso. Soddisfatte le associazioni di categoria

Vino, birra e spirit sono salvi. Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato gli emendamenti che evitano che il semplice consumo di bevande alcoliche sia considerato un rischio per lo sviluppo del cancro all’interno del Cancer plan. È questo il documento, che non ha natura di atto legislativo ma di indicazione, che si occupa di prevenzione ai tumori e che rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione del piano strategico europeo per contrastare la diffusione delle patologie oncologiche. Sulla base delle linee guida tracciate dal Cancer plan la Commissione europea infatti emanerà le direttive che, una volta approvate, vincoleranno gli Stati membri. Un documento, dunque, importantissimo per la tutela dei cittadini rispetto a patologie gravi e devastanti, ma che ha suscitato sconcerto per le posizioni esageratamente punitive nei confronti delle bevande alcoliche.

Alcolici demonizzati

Nella sua formulazione iniziale il testo equiparava indiscriminatamente il consumo delle bevande alcoliche al tabacco come fattore di rischio, senza alcuna distinzione tra consumo moderato e consumo eccessivo e, quindi, dannoso.

Da qui tutta una serie di misure particolarmente penalizzanti per il settore, come l’inserimento sulle bottiglie di etichettature con avvertenze sanitarie come quelle che si leggono sui pacchetti di sigarette, il divieto di sponsorizzazioni di eventi sportivi, l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione e l’aumento della tassazione sugli alcolici.

Un’impostazione che di fatto demonizzava vino, birra e spirit, categorizzati di fatto come dannosi in sé, con pesantissime ripercussioni su tutta la filiera. Un’impostazione che ha generato la sollevazione delle associazioni di categoria italiane, fatte proprie dai nostri europarlamentari che hanno proposto una serie di emendamenti approvati a larghissima maggioranza durante la seduta dell’Europarlamento.

Il rischio è l’abuso

In particolare, la prima grande modifica riguarda l’introduzione della distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol, attenuando molto l’affermazione che non esiste in livello sicuro associato alle bevande alcoliche: «C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro», recita ora il testo. Accompagnata dall’introduzione di un chiaro riferimento al “consumo dannoso” di alcol come obiettivo della strategia di contrasto ai tumori.

Nel testo è stato anche cancellato il riferimento alle avvertenze sanitarie da inserire sulle etichette, con l’invito, invece, a migliorarle con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile.

Attenuato anche il divieto di sponsorizzazione delle attività sportive, che ora viene limitato solo agli eventi sportivi destinati ai minori.

Soddisfazione da parte della filiera

L’approvazione delle modifiche è stata salutata con soddisfazione dale associazioni di categoria. «Siamo soddisfatti che il Parlamento europeo abbia accolto le nostre istanze, introducendo miglioramenti per costruire un testo più equilibrato, che faccia la dovuta distinzione fra consumo e abuso di bevande alcoliche – ha commentato a bargiornale.it Micaela Pallini, presidente di Federvini, la Federazione italiana industriali produttori, esportatori e importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini di Confindustria –. Da sempre promuoviamo un consumo responsabile e riteniamo che puntare su educazione e responsabilità sia la strada più efficace da percorrere, invece di penalizzare e discriminare un comparto che, per il nostro Paese, oltre a costituire una fetta importante dell’economia, con i suoi prodotti di altissima qualità rappresenta un fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo. E siamo anche soddisfatti che questa linea sia stata sposata anche dai deputati europei, come mostrano le ampie maggioranze con le quali le proposte sono state approvate».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. «I Vignaioli indipendenti sono sempre stati in prima linea nella promozione di un consumo attento e sano del vino, comunicando moderazione e combattendone l’abuso – ha commentato in una nota la presidente Matilde Poggi –. Crediamo che l’educazione sia sempre il mezzo migliore per incoraggiare le persone a osservare comportamenti adeguati, non la repressione. Il vino è nella tradizione e nella cultura dei popoli e fa parte di una filiera che tiene vivo il mondo rurale e ne contribuisce allo sviluppo: tutelarlo è fondamentale».

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Coldiretti. «Il giusto impegno dell’Unione europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate – il commento in una nota di Ettore Prandini, presidente dell’organizzazione degli imprenditori agricoli -. L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tuti gli alimenti a partire dal bicchiere di vino ai pasti».

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Verso la tappa di Lecce di Baritalia insieme con Aperitivo Gamondi 1890
Con Aperitivo Gamondi 1890, pubblichiamo la prima di una serie di schede sui prodotti sponsor della tappa di Lecce di Baritalia che devono essere utilizzati dai partecipanti nelle loro ricette. Tema di quest’anno è la Sostenibilità, la capacità di ridurre l’impatto ambientale, riducendo sprechi e valorizzando i prodotti del territorio.

Aperitivo Agli Agrumi Mediterranei Gamondi 1890 è realizzato con un mix di vini bianchi piemontesi (a cominciare da Moscato e Trebbiano), in cui sono state infuse scorze di arance (amare e dolci), limoni, mandarini, spezie ed erbe aromatiche a cominciare da genziana e china, più un tocco di zucchero.

Gamondi 1890 Aperitivo agli Agrumi Mediterranei

Di colore arancio vivo è un prodotto di gusto fresco e agrumato di 132,5 ° alc, dall’intenso profumo, confezionato in caratteristiche bottiglia di vetro chiaro da un litro a sezione esagonale. Va servito freddo o con ghiaccio. Premiato al concorso tedesco Meininger’s Isw (International Spirits Award) 2021.

Come insegnano i due mixologist e brand amabassador Christial Olivari e Gianluca Amoni nel Cocktail Program, in miscelazione si presta a essere utilizzato per realizzare Twist On Classic (Americano, Negroni …), Low Alcohol (mix non superiore a 11° alc) e Ultrapop (sparkling cocktail).

Come il cocktail Time to Be Happy (nella foto di apertura) firmato dal bartender Christian Olivari
Ingredienti
5 cl Apertivo Agli Agrumi Mediterranei Gamondi
8 cl Prosecco Rosé
top Aria di Amaro Gamondi realizzata aggiungendo 1 cucchiaino di emulsionante sucroestere all’Amaro Gamondi montando il composto con un frullino-
Preparazione
Tecnica build direttamente nel calice da vino, guarnire con una fetta di arancia disidratata e un ciuffo di menta.
Grado alcolico del cocktail: 13 % alc.

Brand ambassador Gamondi 1890, Gianluca Amoni e Christian Olivari

Gamondi 1890 ha partecipato come sponsor anche alla passata edizione 2021 di Baritalia by Bargionale 2021, vedendo il successo del primo classificato Patrick Ziliotti seguito da Elio Casey, coach Giorgio Facchinetti.

Patrick Ziliotti, vincitore per Gamondi 1890 di Baritalia by Bargiornale 2021 insieme con Giorgio Facchinetti

Azienda certificata e sostenibile

Gamondi 1980 è un marchio della storica (1910) azienda vinicola Toso Spa di Cossano Belbo (Cuneo), da sempre attenta a coniugare tradizione e innovazione. Il ricorso all’automatizzazione e all’informatizzazione è massimo sia in azienda (dalle vigne di 30 ha alla cantina, al magazzino) sia in quelle dei 130 viticoltori conferenti. L’innovazione non può prescindere dalla sostenibilità, la capacità di limitare l’impatto ambientale. Così l’energia si basa su fonti rinnovabili utilizzando (da dieci anni) una caldaia a biomassa che utilizza i residui vegetali di lavorazione più tre impianti fotovoltaici che garantiscono il 40% del fabbisogno aziendale e un impianto di depurazione delle acque reflue e di scarico.

Gestita da Gianfranco Toso, dal fratello Piero e dal cugino Massimo (ai quali si è aggiunto il giovane Alessandro) l’azienda Toso ha ottenuto diverse certificazioni ambientali come quella europea EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).

Inoltre le bottiglie riportano in etichetta un QR Code che contiene informazioni sul prodotto e sul modo di smaltire i diversi componenti delle confezioni.

Di recente poi Toso è stata inserita nella classifica Sustainability Award delle migliori cento imprese sostenibili italiane (57° posto), stilata da Crédit Suisse e Kon Group. Tutte dotate di rating ESG (Enviromental Social Governance) emesso da Altis Università Cattolica e da Reprisk.

 

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Rimini City Tour: un percorso felliniano

sabato 19 febbraio 2022

Visitor Center Rimini, c.so d’Augusto, 235 – Rimini centro storico

Visita guidata a cura di Visit Rimini

Una passeggiata fra i luoghi più amati dal grande Maestro, con un percorso che porterà i visitatori alla scoperta degli angoli nascosti del borgo San Giuliano.
Si parlerà di un Fellini inedito tra piccoli vicoli, quartieri, la nuova Piazza Malatesta e il Castel Sismondo, sede del nuovo Fellini Museum (esterno).
Itinerario: Ponte di Tiberio, Piazza sull’Acqua, Borgo San Giuliano (vicoli e murales), piazza Malatesta, Castel Sismondo (esterno).

Orario: 
alle ore 15.30

Ingresso: 
a pagamento

Tariffa d’ingresso: 
€ 12

Tariffe ridotte: 
€ 8 bambini da 6 a 10 anni

Telefono: 
0541 53399
Giovani leoni alla sfida dell’aeropress
Il campionato italiano di Aeropress organizzato da La Marzocco è stato anche un’occasione per fare cultura sul caffè. A vincere Mary Silletti, barista al Mercato Centrale di Firenze

Ogni occasione di incontro è preziosa per la community dei baristi, a cui mancano momenti comuni quali gare e dimostrazioni, che offrono preziose occasioni di confronto e apprendimento. Lo scorso dicembre al campionato italiano di Aeropress organizzato da La Marzocco negli spazi di Accademia del Caffè Espresso a Pian di San Bartolo-Trespiano (Fi) hanno partecipato 13 baristi, tra i quali erano numerosi i giovani, contenti di confrontarsi e imparare da professionisti affermati. Si sono divertiti contendendosi il primato al quale seguirà una finale mondiale decisamente insolita: si svolgerà in marzo a Sydney, ma non in presenza; la vincitrice Mary Silletti (appassionata dell’aeropress, che apprezza per la velocità, la praticità e la possibilità di estrarre in modi diversi) affiderà la sua ricetta a un barista australiano che competerà per lei.

«Un modo nuovo e diverso di far conoscere il caffè»

«L’evento è stato un po’ sottotono per motivi di sicurezza, ma molto partecipato, con i concorrenti ben carichi e contenti di stare di nuovo insieme, pur con le precauzioni del caso – osserva Lavinia Caini, marketing coordinator dell’Accademia -. La competizione, che negli ultimi anni si è svolta a Milano, per la prima volta è arrivata in Accademia che probabilmente ne diventerà la sede: siamo da sempre interessati a questa gara in quanto rappresenta un modo nuovo e diverso di far conoscere il caffè e di accrescerne la cultura. Quest’anno ci auguriamo inoltre di poter organizzare un maggior numero di momenti comuni in presenza e di diventare sempre più un punto di riferimento, di cui il caffè resta l’elemento centrale, ma aperto anche ad altri settori».

«Giovani e carichi di entusiasmo accanto ai veterani»

Quanto alla competizione, i concorrenti hanno ricevuto in anticipo un campione di cui non sapevano caratteristiche e origini e la mattina della gara si sono potuti allenare con il caffè fornito da Ally Coffee: un Ihcafe90 lavato, coltivato e processato in El Ocotillo, Honduras, dalla finca San Lorenzo di Wilfredo Sanchez, a 1600 metri di altitudine. La nuova varietà è stata sviluppata e promossa dall’Instituto Hondureno de Café, per rafforzare la cafficoltura locale con piante più resistenti a insetti e malattie. I tre finalisti hanno sottolineato la difficoltà nel gestire un caffè che ha richiesto di variare più volte temperature e dosaggi e anche di effettuare bypass al fine di fare emergere al meglio la leggera acidità, le note di frutti rossi, nocciola e caramello. Nel pomeriggio ha preso il via la competizione, con tre giudici di eccellenza: Tommaso Bongini di Gearbox, Silvio Rascioni, after sales specialist de La Marzocco e Alessandro Galtieri di Aroma Caffè, terzo classificato al Mondiale Brewers Cup 2019 e vincitore della competizione che si è svolta prima della finale. Racconta: «È stato un momento scherzoso, ci siamo buttati: la prima valutazione ci ha visti pari merito, poi ha vinto la mia tazza. È stata una giornata molto bella per il contesto, l’organizzazione, lo spirito che l’ha accompagnata. Accanto ai veterani hanno partecipato giovani, carichi di entusiasmo. Trovo che sia un bel segnale per il futuro».

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