Tutto il fascino della trasparenza nelle sedute Bellelli Design
Le sedie e gli sgabelli in policarbonato trasparente dell’azienda di Viadana abbinano comfort e praticità a un design originale che fonde eleganza e semplicità

Comfort, design, qualità, senza trascurare la praticità. È quanto garantiscono le sedute designed by Bellelli, risultato di una creatività e di una progettualità tipicamente made in Italy. Soluzioni come le sedie Lucienne e la Gohst La16 e lo sgabello Mahi Mahi, in policarbonato trasparente, che l’azienda di Viadana (Mantova) ha progettato, dedicando estrema cura a ogni dettaglio, per dare risposta, insieme, alle esigenze di comodità del cliente e di praticità di arredo dei gestori dei locali.

A partire dalla scelta del materiale, il policarbonato, che garantisce alle sedute una struttura solida, ma al tempo stesso molto leggera e, in più, anche molto facile e veloce da pulire. Proprietà del materiale che vengono esaltate dal processo di trasformazione, eseguito tramite stampaggio a iniezione, assicurando così elevati standard qualitativi e lunga resistenza nel tempo.

Il fascino della trasparenza

A una precisa scelta stilistica risponde poi la trasparenza, che dona alle creazioni di Belelli Design un accattivante fascino contemporaneo. Questa esalta il design elegante ed essenziale di sedie e sgabelli, aggiungendo un tocco di ricercatezza, conferisce loro leggerezza anche sotto il profilo visivo e dona più luminosità allo spazio, rendendolo più gradevole e alla moda. Inoltre, la trasparenza rende le sedute ancora più versatili e facilmente inseribili in qualsiasi tipologia di arredo, dallo stile moderno al classico fino al retrò.

Il richiamo agli anni Cinquanta

Andando nello specifico, la sedia Lucienne si caratterizza per il design ispirato alle tradizionali sedute anni Cinquanta, finemente rivisto in linea con le tendenze moderne. Realizzate con un unico stampo a iniezione, coniugano la forma tondeggiante della seduta con lo schienale ampio e avvolgente, a garanzia del massimo comfort, mentre il profilo innovativo delle gambe posteriori dona loro forza e raffinatezza. Estremamente versatili, e idonee sia per interni sia per esterni, sono disponibili in ampia gamma di colori e si possono ulteriormente impreziosire e rendere più confortevoli graze a un’ampia scelta di cuscini (in 25 colori), e rappresentano una soluzione perfetta anche per eventi. Resistenti alle sollecitazioni e agli urti, sono impilabili fino a 8 pezzi.

Sinuosa rivisitazione dello stile Luigi VI

Riferimenti più classici ha invece Gohst La16. Una sedia con braccioli che rivisita in modo inedito lo stile Luigi XVI, coniugando alla perfezione la totale trasparenza della scocca con l’impeccabile equilibrio delle forme.

L’inedita forma dello schienale è stata creata dai designer Bellelli fondendo sinuosamente la cornice esterna con il medaglione centrale, per un risultato finale che racchiude una semplicità e un equilibrio estetico senza tempo. I braccioli riprendono esattamente l’immagine delle sedie dell’epoca, ma garantendo al tempo stesso comodità e praticità di utilizzo.

Sgabelli a tutto comfort

Praticità e garanzia di massimo comfort assicura anche lo sgabello Mahi Mahi. A renderlo estremamente confortevole, innanzitutto la seduta ergonomica ed ampia, per accogliere al meglio il corpo, il comodo schienale, e le aste che uniscono i 4 piedi, che fungono da poggiapiedi. Caratteristiche che lo rendono perfetto per consentire al di consumare al bancone in totale relax. Disponibile in due diverse altezze (66 cm o 76 cm), è molto stabile e robusto, grazie alla struttura monoblocco in policarbonato, e si inserisce ottimamente in ogni stile di locale, dai moderni a quelli minimali e di design.

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Cinema Teatro Tiberio: PerdutaMENTE

mercoledì 16 febbraio 2022

Cinema Teatro Tiberio, via San Giuliano 16 – Rimini Borgo San Giuliano

Prima visione diretta e ‘guidata’ da Paolo Ruffini

Film documentario, diretto e ‘guidato’ da Paolo Ruffini, che dopo la fortunata esperienza con Up&Down torna a lavorare su tematiche sociali particolarmente sensibili, con un registro di alleggerimento.
In questo film si indaga il pianeta Alzheimer, ragionando sulla relazione tra quanti ne sono colpiti direttamente e quanti lo vivono con totale coinvolgimento come le loro famiglie, i compagni, gli amici.
Quello che ne esce è un discorso su una forma superiore di amore.

Orario: 
alle 17 e alle 21

Ingresso: 
a pagamento

Tariffa d’ingresso: 
5 €

Telefono: 
328 2571483

Rch mette il punto cassa al centro della rivoluzione digitale
I nuovi sistemi di cassa smart di Rch permettono una gestione evoluta e ottimizzata e diventano delle porte d’accesso a servizi a valore aggiunto

È una vera rivoluzione digitale quella che Rch SpA porta nel fuori casa con i suoi nuovi sistemi di cassa smart. Strumenti tecnologici avanzati, dal design compatto ed elegante e connessi alla rete, i nuovi sistemi a marchio Rch e Mct, brand della system house trevigiana specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative per il punto vendita, costituiscono dei digital business assistant, pensati per ottimizzare e semplificare tutte le attività quotidiane e moltiplicare i servizi da offrire ai clienti e quindi le opportunità di crescita del locale.

Da questi sistemi di cassa intelligenti si possono infatti gestire i processi commerciali e i servizi di pagamento (invio telematico dei corrispettivi, fatturazione elettronica, pagamenti digitali), ma anche utilizzare app per la raccolta di ordini, organizzare i tavoli, le risorse interne, pianificare attività, erogare servizi di terzi per i clienti, come la richiesta di taxi o il pagamento di bollette, fino a governare la domotica e la sanificazione degli ambienti.

Il tutto in modo facile e veloce, grazie agli schermi touch, ingegnerizzati seguendo la logica di smartphone e tablet. Potenzialità disponibili grazie a Rch XMarket, il marketplace digitale, arricchito costantemente di nuove soluzioni anche con realtà partner, al quale i sistemi si collegano con un semplice tap accedendo all’eco-sistema di app e servizi.

Tanti servizi integrati

Tra le soluzioni disponibili c’è, per esempio, Rch Smart Menù, il modulo per la gestione del menu digitale, che il barista può aggiornare quando vuole inserendo anche promozioni e piatti del giorno, e che permette ai clienti di scegliere in autonomia dai device presenti nel locale. Il personale di sala conferma l’ordine che viene trasmesso, in tempo reale, sia ai centri di produzione (bancone e cucina) sia al punto cassa, garantendo così il processo snello delle comande e velocizzando le operazioni di pagamento.

O l’app Rch Smart Order, che riceve, organizza e aggrega tutte le ordinazioni pervenute sul sistema di cassa smart, effettuate al tavolo o da remoto, per l’asporto e il delivery, dai dispositivi del consumatore, che può indicare modifiche ai piatti o alle bevande e scegliere il tipo di pagamento (cash o carte). Anche in questo caso il software in automatico processa l’ordine e gestisce modalità di ritiro e consegna.

Da Rch XMarket si possono anche attivare funzionalità per offrire nuovi servizi. Come, attraverso il circuito Enel X Pay, il pagamento di bollettini postali, Mav/Rav, bollo auto/moto, avvisi PagoPA, ricariche telefoniche, carte prepagate pay tv, ricarica di auto elettriche, oppure la richiesta taxi. Ma non solo, perché grazie alla partnership con Iooota, giovane realtà bolognese attiva nell’Internet of Things, dai sistemi di cassa smart Rch e Mct si gestiscono direttamente anche gli ambienti, attivando cicli di sanificazione automatica e governando la domotica, per aumentare il livello di sicurezza, salubrità e comfort del locale e ottimizzare i consumi di energia.

 

 

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Romanipen. Identità e Storia della cultura romanì

da lunedì 21 a sabato 26 febbraio 2022

Parrocchia S.Agostino, via Cairoli 36 – Rimini centro storico

Mostra itinerante multimediale per superare le discriminazioni

Una mostra multimediale, per combattere la discriminazione e favorire l’inclusione di Rom e Sinti nelle Comunità locali, dal titolo “Romanipen: Identità e Storia della Cultura romanì”.
La conferenza di lancio, dal titolo “In viaggio verso l’inclusione” ha luogo alla Parrocchia S.Agostino dalle ore 17 alle ore 19.  L’evento si svolge in presenza e online. Per partecipare CLICCA QUI.
Rašid Nikolić, abile marionettista e fervente attivista della cultura Rom, è il direttore della mostra. 
Inaugurazione dell’esposizione lunedì 21 febbraio 2022.

Orario: 
dalle 14.00 alle 19.00

Cosa significa bere responsabilmente

Cosa significa bere responsabilmente

In Italia, diversamente da quanto accade nei Paesi anglosassoni o del nord Europa, la cultura del bere alcolici è tradizionalmente moderata e legata ai riti del pasto o della socialità conviviale. Un consumo, moderato e consapevole, quindi responsabile, è del tutto compatibile con la vita personale e sociale delle persone ed anzi, in alcuni casi, può addirittura migliorarne la qualità. Bere senza controllo o bere nel momento, nel luogo, o per motivazioni sbagliate significa bere in maniera non responsabile. Un uso dell’alcol non responsabile può comportare rischi anche gravi per la salute e la sicurezza degli individui e per la loro convivenza civile. Quando bere è comunque un rischio Esistono categorie di persone (i bambini e gli adolescenti, chi assume certi farmaci, gli ex alcolisti) o particolari situazioni (il lavoro, la guida) e fasi della vita (la gravidanza) in cui anche un minimo consumo di alcol, può comunque costituire un pericolo. È molto importante dunque far crescere la consapevolezza sui pericoli, in modo che anche chi si trova in queste situazioni possa tenere comportamenti idonei in fatto di consumo di bevande alcoliche.

 

Gravidanza

Bere alcol in gravidanza può creare problemi al nascituro. L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta e di arrivare al feto in una concentrazione di poco inferiore a quella presente nel sangue materno. Sulle cellule e sui tessuti in crescita del feto l’effetto di quantità anche moderate di alcol è particolarmente negativo e può determinare malformazioni alla nascita, soprattutto cerebrali. Il rischio sembra essere maggiore nelle primissime fasi della gravidanza. Non è possibile fissare una dose minima di alcol da considerare pericolosa in gravidanza, in quanto esistono forti variabili individuali. È quindi preferibile astenersi completamente dal bere durante questo delicato periodo della vita. L’astensione dall’alcol deve essere estesa anche alla fase di allattamento perché l’alcol passa nel latte materno e può quindi danneggiare anche il neonato, il cui organismo non è assolutamente in grado di metabolizzarlo.

 

Guida

O bevi o guidi Guidare è un’attività complessa che richiede chiara capacità di giudizio, buona coordinazione dei movimenti, riflessi rapidi e vista efficiente. Chi guida un veicolo deve esserne consapevole per non mettere a rischio la sua vita e quella degli altri. L’alcol presente nel sangue di chi beve allunga i tempi di reazione, riduce l’acutezza visiva e ostacola la coordinazione motoria. Bevendo via via quantità più elevate di alcol, la guida diventa sempre più imprecisa e si è incapaci di fronteggiare gli imprevisti. La quantità di alcol da non superare per non influenzare minimamente lo stato di vigilanza necessario per una guida sicura cambia in funzione di fattori soggettivi come il sesso, il peso, l’altezza, l’età, lo stato di salute, le condizioni di fatica e di riposo, l’uso di alcuni tipi di farmaci. Per non correre inutili pericoli e non farli correre agli altri, il consiglio è semplice: chi guida non deve bere e chi ha bevuto, deve far guidare qualcun altro. In tutti i Paesi, compresa l’Italia, la legge fissa la quantità di alcol massima che può essere presente nel sangue di una persona alla guida (alcolemia). Superato questo limite scattano le sanzioni la cui severità aumenta in funzione proporzionale al superamento del limite stesso. Alcol alla guida: le norme in vigore Il nuovo Codice della Strada (Legge 29 luglio 2010, n. 120, Disposizioni in materia di sicurezza stradale) sanziona la guida in stato di ebbrezza agli artt. 186 e 186-bis. Il Codice in vigore afferma l’obbligo di tasso alcolemico zero per i guidatori sotto i 21 anni di età o patentati da meno di 3 anni e per chi eserciti professionalmente l’attività di trasporto di persone o cose. Per tutti gli altri guidatori il limite del tasso alcolemico rimane a 0,5 g/l. Chi lo supera viene sottoposto a sanzioni tanto più severe quanto più aumenta il tasso alcolemico.

 

Lavoro

Niente alcol durante il lavoro Chi manovra macchinari pericolosi o svolge attività in cui la precisione e il coordinamento dei movimenti è di fondamentale importanza, non deve mai bere durante le ore di lavoro per non mettere a repentaglio la propria e l’altrui sicurezza. Bere alcol durante l’intervallo di pranzo può determinare un calo di rendimento anche in chi svolge un lavoro sedentario. Dopo aver bevuto si tende, infatti, a fare più errori e a giudicare le situazioni in modo meno oggettivo.

 

Età

Gli anziani sono più sensibili L’organismo invecchiando diventa più sensibile all’effetto dell’alcol e fatica maggiormente a metabolizzarlo. La minore efficienza psicofisica può inoltre esporre l’individuo anziano ad un maggior rischio di infortuni e a turbe del sonno. Le Linee Guida dell’INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) per il consumo delle bevande alcoliche, in accordo con le indicazioni dell’OMS, consigliano agli anziani (sopra i 65 anni di età) che non vogliono rinunciare al piacere di bere, di non superare i 12 g di alcol al giorno, pari ad 1 Unità Alcolica, senza distinzioni tra uomini e donne. Gli adolescenti sono i più vulnerabili I giovani, in particolare gli adolescenti, per ragioni legate alla particolare fase di passaggio tra l’infanzia e l’età adulta, rappresentano una fascia di consumatori di bevande alcoliche alla quale bisogna guardare con speciale attenzione. La fascia tra i 16 e i 18 anni è forse la più vulnerabile, perché da una parte non è tutelata dalla legge come i ragazzi più giovani (sotto i 16 anni esiste il divieto di somministrazione di bevande alcoliche), dall’altra non possiede ancora in modo completo né la capacità di metabolizzare l’alcol, né la maturità necessaria a gestire responsabilmente una bevanda alcolica. È quindi particolarmente importante far nascere e crescere nei giovani una cultura delle bevande alcoliche legata ad uno stile di vita sano e corretto e a valori positivi di socialità e convivialità, a partire dall’educazione familiare. Infatti, in una famiglia in cui si beve in modo moderato, durante i pasti o per festeggiare un’occasione gioiosa, più difficilmente i figli tenderanno ad associare il consumo di alcolici a comportamenti trasgressivi o ad utilizzarlo in modo scorretto e senza controllo. Tra i messaggi educativi che si trasmettono ai figli dovrebbe sempre essere presente un’adeguata conoscenza dell’alcol e delle bevande che lo contengono e la consapevolezza degli effetti negativi che un eventuale consumo inadeguato di alcol può provocare a se stessi e agli altri. Cercare di dissuadere un adolescente dall’accostarsi all’alcol attraverso la proibizione a consumarlo è inutile e controproducente. L’età adolescenziale è, infatti, di per sé caratterizzata da una tendenza alla critica e alla contestazione, oltre che dalla naturale ricerca di sperimentazione dei propri limiti. L’unica possibilità per tenere i giovani al riparo dai rischi degli eccessi da alcol è creare in loro un’adeguata consapevolezza sul limite che separa l’uso dell’alcol dall’abuso, e la conseguente capacità di autogestire correttamente i propri comportamenti.

 

Abuso e dipendenza

Che cosa significa “abuso di alcol” L’abuso di alcol può essere acuto (un’eccessiva quantità di alcol assunta in una sola occasione) o cronico (dosi eccessive di alcol assunte continuativamente per lunghi periodi di tempo). Entrambi causano gravi danni alla salute. L’alcol ingerito a forti dosi altera il metabolismo, influisce sulla pressione sanguigna, influenza il ritmo del cuore e può causare forme d’intossicazione anche gravi (intossicazione acuta da alcol). Danni epatici gravi come la cirrosi, malattie cardiache, nervose e certi tipi di tumori sono le principali conseguenze di un uso smodato e prolungato nel tempo di bevande alcoliche. Che cosa significa “dipendenza da alcol” L’individuo dipendente dall’alcol non riesce a controllarne il consumo e non può fare a meno di bere. Ciò può dipendere da un abuso continuativo di bevande alcoliche, ma anche da una predisposizione genetica o da condizioni ambientali. La mancata assunzione di alcol da parte di una persona che ne è dipendente provoca sintomi psicologici e fisici da astinenza. Chi soffre di dipendenza da alcol perde progressivamente la capacità di relazionarsi, lavorare ed agire, con evidenti gravi conseguenze personali, familiari e sociali.

Fonte

Amarcort Film Festival: Mini giro del mondo in 80 corti

mercoledì 23 febbraio 2022

Cinema Teatro Tiberio, via San Giuliano 16 – Rimini Borgo San Giuliano

Finale edizione 2021 del Festival internazionale di cortometraggi

Nel 2021 vista l’incertezza sulle restrizioni in atto, il tour è stato proposto in una versione “light”: 4 tappe estive e 40 cortometraggi di altissima qualità; al termine delle votazioni di ogni tappa sono stati scelti 2 finalisti.
Gli 8 migliori corti si sfideranno durante la serata finale.
I Corti finalisti:
1a Tappa: Old Hen di Todd Gordon e Iron me di Ivan Rabbiosi
2a Tappa: Invisible di Thomas Scohy e White eye di Tomer Shushan
3a Tappa: Maradona’s Legs di Firas Khoury e Uonted! di Daniele Bonarini
4a Tappa: La mostra di Federico Russotto e Talent di Oleg Ageychev

Orario: 
alle 21.00

Ingresso: 
gratuito

E-mail: